Carta acquisti “Dedicata a te”, ecco da quando sarà disponibile

Il 18 luglio sarà possibile utilizzare la carta acquisti solidale chiamata “Dedicata a te” lo scopo sarà quello di aiutare le famiglie in difficoltà permettendo l’acquisto di numerosi beni alimentari.

Ministro Lollobrigida con card Dedicata a Te
Ministro Lollobrigida con Card Dedicata a Te – Nanopress.it

La carta avrà il valore di 382,50 euro e sarà utilizzabile entro il 31 dicembre del 2023. Andrà ad aiutare circa 1milione e 300mila famiglie sul territorio italiano che hanno un Isee inferiore a 15mila euro e non usufruiscono di altri aiuti.

Pochi giorni ancora e si potrà utilizzare la carta “Dedicata a te”

Mancano pochi giorni per poter iniziare ad utilizzare la carta acquisti solidale, voluta fortemente da questo governo, chiamata “Dedicata a te”.

La data è fissata per il 18 luglio 2023 e il bonus spesa è rivolto a tutte le famiglie italiane che si trovano in difficoltà, grazie alla carta potranno acquistare i beni alimentari di prima necessità.

La carta potrà essere utilizzata da circa un milione e trecento mila nuclei familiari che si trovano sul territorio italiano, questi nuclei familiari hanno un Isee inferiore ai 15mila euro e non usufruiscono di altri sussidi, del reddito di cittadinanza e di inclusione o dell’indennità di disoccupazione.

Dal 18 luglio verrà rilasciata una carta prepagata PostePay che avrà il valore di 382,50 euro e si potrà utilizzare soltanto fino al 31 dicembre 2023.

La carta si potrà utilizzare all’interno di tutti gli esercizi commerciali dedicati ai generi alimentari, non sarà possibile però acquistarci bevande alcoliche.

Inoltre non sarà possibile acquistarci il tabacco e non si potrà utilizzare in altre tipologie di esercizi commerciali come negozi di abbigliamento, elettronica ecc.

Nella lista degli alimentare dei prodotti acquistabili ci saranno tutte le tipologie di carne, quindi suina, caprina, bovina ecc, sarà possibile acquistare il pesce fresco, tutti i prodotti a base di latte e derivati e le uova.

Ovviamente saranno presenti anche tutti i prodotti della panetteria classica e ordinaria ma anche fine, poi sarà utilizzabile anche per l’acquisto di biscotteria, pasticceria, paste alimentari, orzo, riso, avena, farro, mais, malto, cereali di altro genere e le farine di cereali.

Si potranno inoltre acquistare gli ortaggi freschi ma anche quelli lavorati come conserve, pomodori pelati, poi sarà possibile l’acquisto di legumi, semi e frutti oleosi e tutta la frutta.

Non possono di certo mancare poi olio di semi, olio di oliva, acqua minerale, e in più troviamo aceto di vino, tè, caffè e anche camomilla.

Altri prodotti inclusi sono ad esempio quelli legati ai bambini e alla prima infanzia come il latte di formula, poi troviamo anche il miele naturale, il lievito naturale, il cacao in polvere, il cioccolato e gli zuccheri.

Card Dedicata a Te
Card Dedicata a Te – Nanopress.it

I problemi legati alla social card

Il problema principale che questa carta mostra sono i prodotti non acquistabili con essa, c’è infatti una lista di prodotti che è stata esclusa e ciò rende un po’ difficile fare chiarezza su cosa si possa effettivamente acquistare e cosa no.

Ad esempio il pesce fresco si può acquistare ma il pesce surgelato no, escluso anche il tonno in scatola. Non è poi possibile acquistare il sale, le tisane o le marmellate.

Ci sono perciò dei prodotti che con la carta non è possibile prendere e ciò ha causato non poche polemiche soprattutto per la confusione che si possa generare.

Il Ministro Lollobrigida ha chiarito che all’interno della “lista della spesa” di prodotti acquistabili con questa carta ci sono quasi tutti i prodotti dell’alimentazione perché il governo non intende scegliere cosa devono mangiare i suoi cittadini.

Questo vuol dire che c’è un amplia scelta tra i prodotti sta poi al cittadino scegliere cosa mangiare. Lo scopo finale non è solo quello di aiutare i cittadini più in difficoltà ma anche di attivare filiere che danno lavoro alla popolazione, ed è questo ciò che ha voluto fare il governo.

Queste le parole del ministro durante un suo intervento all’Assemblea Generale di Confagricoltura.

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