Carmen Di Pietro, per convolare a nozze con Giuseppe Iannoni, ha rinunciato alla pensione che percepiva come vedova del noto giornalista Sandro Paternostro. Il matrimonio ai tempi destò scalpore per la differenza di età fra i due, lui 76 e lei 33 anni, ma Paternostro era decisamente innamorato e dopo cinque anni di fidanzamento ha deciso di sposare la Di Pietro, contro la volontà delle figlie.
Dopo la morte del marito nel 2000, Carmen ha vissuto della pensione del defunto coniuge fino a fine febbraio scorso, quando si è sposata a Londra con Giuseppe Iannoni, padre dei suoi figli Alessandro e Carmelina. Per Carmen Di Pietro, stando a quanto dichiarato ai microfoni di Radio Club 91, sono diverse le difficoltà da affrontare in questo periodo della sua vita: fra queste, la piena adolescenza di suo figlio Alessandro, che le risponde spesso e volentieri “a tono”, e il suo corpo che risente del tempo che passa.
Questo in particolare rappresenta l’attuale “dramma” della Di Pietro, che si è lamentata delle pressioni del marito perché si mantenga costantemente in forma: “Mi allena in palestra e se carico poco i pesi mi bacchetta e mi costringe ad aggiungere altri 10 chili insultandomi con un ‘Già sei vecchia, poi lo diventi ancora di più’“, ha detto.
La showgirl, che ha da poco compiuto 50 anni, è così costretta a svegliarsi tutte le mattine della sua vita per allenarsi e mantenere il fisico che le ha permesso in gioventù di accaparrarsi un posto nel mondo della televisione italiana. Una vita difficile, insomma, quella di Carmen Di Pietro, che da ora in poi dovrà vivere di fitti e dei risparmi di sempre, avendo rinunciato alla reversibilità di Paternostro.
Suo marito la ossessiona con la palestra, lei invece si lascia prendere dalla gelosia e gli controlla sempre il cellulare, soprattutto quando lui va al bagno: “Se scopro che va a trans, lo lascio“, ha dichiarato Carmen Di Pietro quasi fosse possibile, quando si ha in casa una donna del genere. L’amore è forte fra i due e Carmen non nasconde di voler avere un altro figlio da Giuseppe Iannoni, ma con metodi “naturali” o al limite attraverso l’inseminazione artificiale.
