Carlo Cracco su Facebook: ‘Parlare male di me è diventato un hobby’

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Duro sfogo di Carlo Cracco su Facebook: lo chef più popolare della TV ha pubblicato un post nel quale ha scritto che non ne può più di essere attaccato per qualsiasi cosa, sospettando che le frequenti critiche nei suoi confronti siano soltanto un modo per ottenere facile visibilità. L’ultimo caso riguarda la cena di gala di Vinitaly, preparata qualche giorno fa dal giudice di MasterChef per circa 400 invitati Vip, che secondo un giornale locale si sarebbe rivelata un fiasco completo, tanto da far dire a uno degli invitati ‘sono migliori le patatine San Carlo di cui Cracco fa da testimonial’…

‘Oramai parlare male di me o attaccarmi per qualunque cosa è diventato l’hobby più ambito per ottenere più visualizzazioni o più notorietà. Un modo per fare parlare di sé insomma. Che sia un piccione, una cena che faccio o una frase che dico poco importa: a loro non interessa il cosa, ma il chi. Parlando di me, sanno che faranno parlare di loro, e il frutto di questo loro ‘lavoro’, o accanimento, lo sbandierano pure ai quattro venti e se ne compiacciono.
‘Grande successo per noi’, scrivono loro. ‘Grande tristezza’, penso io. Avanti il prossimo’.

Queste le parole utilizzate da Carlo Cracco per commentare i frequenti attacchi ricevuti nell’ultimo periodo (uno fa riferimento all’ormai celebre denuncia degli animalisti per aver cucinato un piccione in TV), che evidentemente devono avergli lasciato molta amarezza.

Per quanto riguarda il caso specifico della cena di Vinitaly all’Arena di Verona, è stato il quotidiano locale La Cronaca di Verona a raccogliere la testimonianza di alcuni ospiti dell’evento (testimonianze riportate in seguito da Dagospia e altri siti che gli hanno dato una risonanza nazionale), secondo i quali il menù offerto da Cracco era particolarmente scadente: risotto insipido, carne dura e verdure che non vi si abbinavano, oltre a una spocchia da ‘lei non sa chi sono io’. Inoltre, sempre secondo il quotidiano veronese, il presidente di Coldiretti Verona nonché vicepresidente vicario di Veronafiere, Claudio Valente, si sarebbe irritato perché, mentre si combatte per tutelare il made in Italy, è stata servita carne giapponese proprio a Verona, che è la prima produttrice di carne d’Italia.

‘Abbiamo scoperto che è severamente vietato criticare uno chef di fama‘, hanno scritto su La Cronaca di Verona per controbattere lo sfogo di Cracco su Facebook, che a sua volta ha stigmatizzato l’autocompiacimento della testata per i numeri raggiunti parlando (male) di lui!

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