Capitale Europea della Cultura 2019, Matera è la vincitrice

Matera è la Capitale Europea della Cultura 2019, insieme a Plovdiv per la Bulgaria. La città italiana vincitrice è stata ufficializzata venerdì pomeriggio, e con sette voti su tredici – ossia la maggioranza assoluta richiesta dal regolamento – batte la concorrenza delle altre sei finaliste: Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia e Siena. Il verdetto è arrivato alle 17.50 per bocca del ministro dei Beni e delle attività culturali, Dario Franceschini: il viaggio di Matera non si conclude qui, l’iter prevede infatti che ora la città italia sia raccomandata all’Unione europea: la designazione ufficiale avverrà da parte del Consiglio europea a metà 2015.

Matera è la città italiana vincitrice del titolo di Capitale europea della Cultura 2019: l’annuncio dato da Dario Franceschini, ministro per i beni e le attività culturali, ha fatto esplodere la festa in piazza San Giovanni, nel pieno centro storico della Città dei Sassi, dove in migliaia si sono ritrovati davanti al maxischermo per assistere in diretta al verdetto.

La città lucana batte la concorrenza di Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia e Siena, con sette preferenze già alla prima votazione, e nel 2019 sarà Capitale insieme a Plovdiv in Bulgaria. “Oggi c’è un vincitore ma nessun perdente“, ha sottolineato un rappresentante della Commissione europea, K. Bartak nel suo intervento che ha preceduto l’annuncio. “I programmi presentati dalle sei città in lizza erano tutti eccellenti e tutte e sei le candidate li porteranno avanti“. “E’ stata un’esperienza formidabile – ha aggiunto Franceschini – un’esperienza importantissima non solo per le sei citta’ ma per tutto il Paese. Grazie al programma ‘Italia 2019’ – ha continuato il ministro – si potranno attuare tutti i programmi messi a punto ndalle sei città candidate“.

Lo slogan scelto da Matera per la sua candidatura a Capitale europea della cultura 2019 poi risultata vincente è stato “Open Future”. Come spiega il documento ufficiale di presentazione, “tutti siamo ossessionati dall’eterno presente in cui siamo immersi, come se fosse impossibile guardare lontano ed impegnarsi per le generazioni future. Ma proprio una città antica come Matera può senza timore pensare ai tempi che verranno, tante le volte in cui si è riprogettata ed è uscita vincente dalla sfida con il tempo. Con molte altre piccole e medie città europee Matera ha condiviso lo stesso destino di area di consumo di prodotti provenienti dai grandi centri di produzione culturale. Negli ultimi anni, però, il quadro sta cambiando. Si fa strada un movimento che rimuove sistematicamente le barriere di accesso alla cultura: usa nuove tecnologie, adotta licenze aperte per rendere culturalmente ed economicamente sostenibile un modello in cui la produzione culturale è diffusa, orizzontale, partecipata“.

La nomination a capitale europea della cultura è nata nel 1985 per promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico e culturale dei Paesi membri dell’Ue, che ogni anno – a coppie di due – fanno sfidare diverse città per il titolo: l’Italia ha ‘vinto’ con Firenze (1986; il capoluogo fiorentino è stato la seconda città europea della cultura dopo Atene), Bologna (2000) e Genova (2004).

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