Cane più raro del mondo in Nuova Guinea: esemplare avvistato dopo 50 anni

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Lo si credeva scomparso per sempre, è invece il cane più raro del mondo è stato avvistato in Nuova Guinea: in questo pezzo di Oceania infatti è sopravvissuto un esemplare di canide che da almeno 50 anni si riteneva fosse estinto: ed invece vive e lotta insieme ad altre biodiversità a rischio scomparsa il cane più raro al mondo, come testimonia il lavoro di alcuni ricercatori della New Guinea Highland Wild Dog Foundation (Nghwdf), guidati dallo zoologo James K. McIntyre, il quale è riuscito a documentare grazie ad alcune foto-trappole l’incredibile apparizione del cane più raro, successivamente confermata anche dalle analisi scientifiche.

Questo cane più raro scovato nella provincia di Papua, a ridosso delle montagne, è quello che scientificamente si chiama Canis dingo hallstromi, più noto in idioma comune come cane selvatico delle montagne della Nuova Guinea: assai simile al dingo, questo canide fu introdotto in Australia dall’uomo e viene ritenuto il progenitore del nostro Fido. Oltre che essere il cane più raro al mondo è considerato anche il canide selvatico più antico, così antico da ritenerlo oramai estinto. E invece il team guidato da McIntyre è riuscito a scovare sul monte Puncak Jaya ben più di un esemplare, addirittura una famiglia composta da almeno quindici unità, con maschi, femmine e cuccioli. Come si legge in un comunicato della New Guinea Highland Wild Dog Foundation, ‘la scoperta e la conferma della sua presenza sono notizie entusiasmanti e rappresentano un’incredibile opportunità per la scienza‘, e di fronte alla minaccia che oggi coinvolge tanti animali in via di estinzione persino all’interno degli zoo, sapere che il cane più raro del mondo non solo è vivo e vegeto ma gode pure di una buona riproduzione non può che rallegrare tutti gli amanti della natura.

C’è un’altra particolarità che coinvolge il cane selvatico delle montagne della Nuova Guinea: è dotato di una voce assai musicale e un ululato dalle caratteristiche uniche, in virtù della sua parentela con il cane canoro anch’esso originario della Nuova Guinea. La riscoperta di questo cane più raro al mondo non è stata invero così improvvisa, poiché già tra il 2005 e il 2012 si erano avute segnalazioni di avvistamenti di questa specie, ma non erano state suffragate da prove concrete: le analisi sulle feci e del Dna hanno invece fugato ogni dubbio, dopo l’indizio di un’impronta nel fango che ha fornito loro la traccia della possibile presenza del canide. Successivamente sono state installate numerose foto-trappole in tutta l’area che hanno immortalato il cane più raro al mondo con oltre 140 immagini. Ora che è stata testimoniata la sua presenza dopo 50 anni, speriamo che ne venga preservata l’incolumità dall’azione troppo spesso nefasta dell’uomo.

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