Burkina Faso: morto bimbo di 9 anni nell’attentato di Al Qaeda al bar ‘Cappuccino’

Attentato Burkina Faso

Nel corso dell’assalto di Al Qaeda al bar-ristorante Cappuccino, in Burkina Faso, di venerdì scorso, la Farnesina ha confermato che tra le vittime c’è un bimbo di 9 anni.

La Farnesina inizialmente aveva dichiarato: ‘Il figlio minore di circa 9 anni del titolare italiano del ristorante ‘Cappuccino’, signor Gaetano Santomenna, si trovava all’interno del locale al momento dell’assalto insieme a sua madre, cittadina straniera. Le operazioni formali di riconoscimento dei corpi delle numerose vittime dell’attentato sono tuttavia ancora in corso da parte delle autorità del Burkina Faso’.

Solo qualche ora dopo dal Ministero degli Esteri è arrivata la conferma che tra le vittime dell’attentato ci sarebbe il piccolo Michel Santomenna, la madre e altri componenti della sua famiglia.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dinanzi all’orrore della strage compiutasi a Ouagadougou, all’interno del ristorante all’europea, Cappuccino, sogno divenuto realtà di Gaetano Santomenna, ha utilizzato parole dure per condannare l’inaudita violenza: ‘La mano violenta dei terroristi non si ferma nemmeno di fronte a un bambino di nove anni. L’esecrabile attentato compiuto in Burkina Faso, nel quale è rimasto ucciso il piccolo Michel Santomenna, dimostra, una volta di più che l’obiettivo del terrorismo fondamentalista è distruggere ogni regola di civiltà e il senso stesso di umanità. L’Italia perde un suo bambino e si stringe attorno al padre Gaetano Santomenna’.

Dello stesso avviso è il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, che ha dichiarato: ‘Crimine orrendo, l’Italia è vicina al padre Gaetano’.

Attualmente le persone che hanno perso la vita in questo terribile attentato sarebbero, oltre alla famiglia Santomenna, due cittadini francesi, quattro canadesi, sette burkinabé, due svizzeri, un americano, un olandese, un libico e un portoghese.

Purtroppo il bilancio delle vittime è destinato a salire. Secondo Lisa Toure, una delle sopravvissute del Cappuccino il numero attuale non è realistico: ‘Mi sembra poco. Eravamo in molti lì dentro e a un certo punto i terroristi hanno iniziato a giustiziare le persone una per una’.

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