Buoni sconto Eurospin e WhatsApp a pagamento: sono truffe

WhatsApp encryption

La truffa arriva via WhatsApp. Non è la prima, non sarà l’ultima, di sicuro è quella più attuale e riguarda i presunti buoni sconto ‘Eurospin’, catena italiana della grande distribuzione. Già comparsi alcuni mesi fa, si sono ripresentati adesso. Sono in realtà messaggi di phishing, che contengono buoni che si dovrebbero poter utilizzare nei centri commerciali e nei supermercati ‘Eurospin’. Peccato, però, che non ci sia nessun buono sconto da utilizzare.

Fate attenzione, quindi. L’allarme arriva dalla Polizia Postale che ha già avvisato gli utenti del servizio tramite un avviso sui propri canali social. I falsi buoni ‘Eurospin’ sono la copertura per rubare dati sensibili, come il numero della carta di credito e di conto corrente, all’ignaro utente bersaglio dei messaggi istantanei. La truffa viaggia su doppio binario, attenzione. Oltre a quella di cui abbiamo già parlato, infatti, ce n’è un’altra.

Riguarda il rinnovo del pagamento del servizio di WhatsApp che, invece, è gratuito. Se si clicca il link inserito nel messaggio, si viene mandati dritti dritti all’interno di una pagina web che, da questo momento in avanti, sarà in grado di memorizzare i dati sensibili utilizzati dall’utente e potrà dunque rubare soldi alla vittima. Una vera e propria minaccia da tenere presente, soprattutto per i distratti o per quelli che non sanno che la messaggistica istantanea non è più a pagamento da anni.

Il messaggio dei falsi buoni ‘Eurospin’ dice: “Appena preso!! Un buono Spesa di Eurospin’. Non aprite il link che segue, naturalmente. Che vi porterebbe di nuovo in un sito che poi è in grado di memorizzare i vostri dati sensibili. Per quanto riguarda il pagamento per continuare a utilizzare WhatsApp, il testo del messaggio dice: “Salve, domani scade il suo abbonamento WhatsApp. Rinnova al costo di 0,99 $ o sarà disattivato”. Segue il link incriminato.

Se adesso è stato preso di mira ‘Eurospin’, negli ultimi mesi lo stesso messaggio è stato riproposto in varianti diverse, con buoni sconto presunti per ‘Ikea’ piuttosto che per ‘Zara’ o per altre note catene di negozi costrette, puntualmente, a smentire la notizia per porre fine a questi tentativi di frode, incontrollabili anche per la stessa Polizia postale che non può far altro che segnalare poi agli utenti cosa fare e cosa non fare.

Impostazioni privacy