Brasile, a processo i tre cannibali che cucinavano torte con i resti delle vittime

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E iniziato il processo ai tre cannibali che lo scorso aprile 2012 sono stati arrestati in Brasile con l’accusa di avere ucciso almeno due donne ed averne mangiato i corpi, dopo averli cucinati e messi in delle torte salate. In più gli imputati sono accusati di aver venduto ad alcuni vicini le focacce con i resti delle vittime, sostenendo che il ripieno delle preparazioni fosse tonno e pollo.

Un uomo, sua moglie e la sua amante sono stati arrestati nel mese di aprile 2012 nella città di Garanhuns, nel nordest del Brasile, con l’accusa di cannibalismo.

Alla sbarra sono finiti Jorge Beltrao Negromonte da Silveira, 52 anni, sua moglie Isabel Cristina Pires, 53 anni, e Bruna Cristina Oliveira da Silva, 28 anni, che viveva con la coppia.

I tre avrebbero attirato le vittime a casa loro con la scusa di avere bisogno di una baby sitter o domestica per le faccende di casa.

Ad allertare la polizia è stato il tentativo da parte dei tre di usare la carta di credito di una delle donne scomparse.

Il processo è iniziato giovedi 13 novembre 2014, e i tre imputati rischiano fino a 30 anni di carcere.

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Dopo ciò che è emerso, sono stati anche accusati di mettere la carne delle loro vittime in delle preparazioni gastronomiche che hanno successivamente venduto ad alcuni conoscenti ignari di quello che c’era negli alimenti preparati.

La polizia riferisce che i tre hanno confessato i loro crimini, e che hanno anche aggiunto che lo scopo che avevano era ridurre la popolazione mondiale: ‘Volevamo purificare il mondo‘, giustificandosi con il fatto di fare parte di una setta.

In apertura del processo, secondo quanto riportato da G1 news, Silveira ha definito gli omicidi ‘un orribile, mostruoso errore. E’ stato un momento di estrema debolezza e brutalità che mi dispiace‘, ha detto.

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