Bonus 80 euro 2015: come funziona? Calcolo e detrazioni anche per disoccupati

Il bonus di 80 euro 2015 come funziona? Il provvedimento è stato introdotto dal decreto sulla riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti. Si tratta dell’erogazione di un bonus per i lavoratori dipendenti che non superino il reddito dei 24.000 euro l’anno. Il bonus viene erogato direttamente in busta paga e il dipendente non deve fare una richiesta formale per ottenerlo. La misura fiscale è diventata a regime con la legge di stabilità 2015. Alcuni dipendenti sono esclusi dal beneficio. Infatti il bonus non va ai contribuenti che hanno redditi diversi da quelli che derivano dal lavoro dipendente e assimilato.

Inoltre sono esclusi dal bonus i contribuenti, il cui reddito complessivo annuale superi i 26.000 euro. Dai 24.000 ai 26.000 euro viene fatto un calcolo in maniera proporzionale.

Il calcolo

Il bonus di 80 euro spetta a tutti quei contribuenti che sono lavoratori dipendenti o assimilati, che non superino come reddito complessivo i 24.000 euro. In questo caso l’importo totale del bonus è pari a 640 euro (da maggio a dicembre 2014). Se il reddito complessivo supera i 24.000 euro, ma non va oltre i 26.000 euro, il dipendente può avere soltanto una parte del bonus.

Si esegue un calcolo proporzionale, che corrisponde al rapporto tra i 26.000 euro, a cui vengono sottratti il reddito complessivo e l’importo di 2.000 euro. Per effettuare il calcolo, il reddito complessivo deve essere determinato al netto del reddito che deriva dalla casa adibita ad abitazione principale.

Come avere il bonus

Per avere il bonus di 80 euro non si deve fare una richiesta formale al datore di lavoro, ma l’importo sarà visibile direttamente sulla prima busta paga. Il bonus viene erogato dai sostituti d’imposta in modo automatico, senza specifica domanda. I datori di lavoro comunque devono verificare se ci sono i presupposti del diritto e se il lavoratore ha tutti i requisiti per ottenere il bonus.

Novità per la cassa integrazione, per la mobilità e la disoccupazione

Anche i lavoratori in cassa integrazione, che ricevono l’indennità di mobilità o che vivono una condizione di disoccupazione hanno diritto a percepire il bonus. In questo caso sarà l’Inps a verificare le somme percepite dai lavoratori, proprio perché in queste situazioni è proprio l’Inps l’ente che eroga le prestazioni a sostegno del reddito. In base alle somme versate ai lavoratori, tenendo conto dei giorni che danno diritto all’indennità, verrà calcolato l’importo del bonus da erogare. L’Inps procederà all’erogazione della somma in via automatica.

Il bonus di 80 euro spetta anche ai lavoratori in malattia e in congedo di maternità obbligatorio. Lo ha stabilito un’apposita circolare Inps, che ha sottolineato come i redditi assimilati a quelli del lavoro dipendente, per percepire il bonus, sono anche quelli dei lavoratori soci delle cooperative, di borse di studio e assegni o di premi per lo studio o l’addestramento professionale. In questi redditi rientrano anche quelli che derivano da collaborazione coordinata e continuativa e i compensi per i lavori socialmente utili.

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