Bonifico tra coniugi, non inserire questa causale: rischi il controllo del fisco

Bonifico tra i coniugi, attenzione alla causale. Se non fai in questo modo rischi il controllo del fisco. Potrebbero arrivare delle multe salatissime.

Bonifico
Bonifico coniugi, attenzione alla causale – Nanopress.it

L’Agenzia delle entrate è sempre dietro l’angolo. Attenzione quando effettui un bonifico al tuo coniuge: la causale compilata in maniera scorretta, potrebbe metterti nei guai.

Cosa sono i bonifici?

Il bonifico è la forma di pagamento tracciabile più utilizzata in Italia e nel mondo. Consiste nell’invio di una somma di denaro che da un mittente passa ad un destinatario dopo aver compilato una serie di dati anagrafici e di ulteriori altre informazioni in modo che il trasferimento di denaro sia chiaro, limpido e pulito agli occhi dell’Agenzia delle entrate.

Esempio bonifico
Esempio bonifico bancario – Nanopress.it

E’ una delle operazioni più comuni richieste ed effettuate. L’intermediario è ovviamente la banca a cui una persona fisica o giuridica dà delega o mandato di inviare una determinata somma di denaro presente sul proprio conto corrente, al conto corrente di un’altra persona fisica o giuridica.

Diverse sono le caratteristiche del bonifico, ce ne sono infatti varie tipologie. Esistono i bonifici nazionali che sono quelli che avvengono tra destinatario e mittente che si trovano nello stesso Paese.

I bonifici internazionali, che avvengono tra destinatario e mittente che si trovano in Paesi diversi. Questi ultimi possono essere poi Sepa e cioè effettuati nell’area geografica degli stati membri dell’Unione Europea oppure Esteri, quando invece non rientrano nel territorio europeo.

Ancora, ci sono i bonifici urgenti, quelli che arrivano cioè nello stesso giorno in cui vengono emessi, e i bonifici ordinari che arrivano in 2-4 giorni lavorativi. Infine, esistono pure i bonifici bancomat che si effettuano invece tramite il bancomat di filiali bancarie.

La nostra attenzione oggi si vuole concentrare su una tipologia specifica di bonifico, quello tra i coniugi. Attenzione a compilare correttamente la causale, potresti far scattare i controlli del fisco.

Bonifico tra coniugi: attenzione alla causale

Come avrai potuto leggere poco più sopra, i bonifici sono il mezzo di trasferimento di denaro più comodo e utilizzato in tutto il mondo. Con costi davvero molto ridotti, che in alcuni casi sono pari a zero, nel giro di poche ore o al massimo di quattro giorni si possono effettuare anche trasferimenti di denaro piuttosto consistenti.

Bonifico
Bonifico da Pc – Nanopress.it

Attenzione però sempre all’Agenzia delle entrate. Come sappiamo, è necessario che il trasferimento dei soldi da un conto all’altro avvenga in maniera chiara, limpida e pulita per evitare che scattino controlli da parte degli organi di supervisione.

I bonifici, in linea generale, possono essere inviati da chiunque verso chiunque: un genitore per esempio, lo può fare nei confronti di un figlio, così come un marito può disporre un bonifico nei confronti della moglie e viceversa.

Analizziamo proprio quest’ultima opzione e cioè il bonifico tra i coniugi. Devi prestare particolare attenzione alla causale: se fai questo errore comune potresti incappare non solo nel controllo del fisco ma anche in multe salatissime. Per quale ragione? Te lo spieghiamo subito.

Oltre un certo importo, è necessario che i movimenti da un conto corrente a un altro non siano solo tracciabili ma siano anche chiariti. Ecco dunque che interviene la causale. Se un marito deve disporre un bonifico nei confronti della moglie di €500, allora la causale potrebbe essere anche omessa.

Ma se l’importo da inviare è di gran lunga superiore, la causale deve essere specificata anche se i soldi passano dal conto del marito a quello della moglie e viceversa. Se la causale non viene correttamente indicata, potrebbero scattare i controlli da parte del fisco con conseguente intervento ovviamente dell’Agenzia delle entrate.

Chiaramente si tratta di casi limite in cui il bonifico prevede il trasferimento di somme piuttosto ingenti. Parliamo di importi superiori a un milione di euro per i quali è applicata anche una tassazione che è del 4%, più un ulteriore 6%, se c’è una franchigia da €100.000 nel caso di trasferimento a fratelli o sorelle. Insomma la morale è: agire sempre correttamente e nel rispetto delle regole fiscali.

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Trasferimento online – Nanopress.it

 

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