Bobbi Kristina Brown: Nick Gordon accusato della morte della figlia di Whitney Houston

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Bobbi Kristina Brown è morta e il suo compagno Nick Gordon è adesso accusato di aver provocato la fine della figlia di Whitney Houston. Si è aperto un nuovo procedimento giudiziario, nel quale si sostiene che sarebbe stato proprio Nick Gordon a somministrarle un cocktail tossico e poi ad averle messo la faccia in giù in una vasca di acqua fredda. Un’accusa terribile per il compagno di Bobbi Kristina, che si ritrova così implicato in un processo importante, che certamente avrà delle conseguenze.

Ma quali sarebbero stati i motivi alla base di quello che potrebbe essere definito un vero e proprio “omicidio”? Durante la causa si è sostenuto che Nick Gordon avesse accusato la sua compagna di tradimento. Da questo sarebbe derivata una lite, che sarebbe stata alla base dell’eventuale atteggiamento colpevole di Gordon.

La NBC ha ricostruito i momenti salienti del processo giudiziario a cui è stato sottoposto il compagno della figlia di Whitney Houston. Stando a quanto riportato dalla televisione, durante la lite a casa ci sarebbe stata un’altra donna. Secondo la ricostruzione della tv, che si rifà direttamente al processo, l’imputato avrebbe aggredito Bobbi Kristina mentre si trovava in salotto, colpendola forte al volto.

Dopo avrebbe continuato a percuoterla, fino a quando la ragazza non avrebbe iniziato a gridare, mentre si sarebbe trovata riversa a terra. A questo punto il suo compagno l’avrebbe trascinata al piano di sopra per i capelli, portandola nella camera da letto e lasciando tracce di sangue lungo le scale. Sarebbe a questo punto che sarebbe avvenuto l’assassinio con il cocktail tossico e l’immersione nella vasca di acqua fredda, che le avrebbe causato danni cerebrali.

Secondo l’accusa, inoltre, dopo l’uccisione di Bobbi Kristina, Nick Gordon si sarebbe cambiato d’abito e si sarebbe rivolto all’altra donna presente in casa affermando: “Ora voglio una bella bambina bianca come te”. La figlia di Whitney Houston si è spenta dopo 6 mesi di coma. Già all’inizio la sua situazione era apparsa molto critica e, via via nel tempo, le condizioni di Bobbi Kristina Brown sono apparse sempre più gravi. Ne sono seguite anche polemiche tra i parenti, perché c’è stato anche chi fino all’ultimo non ha perso la speranza che la giovane potesse riprendersi. Adesso, con l’accusa di Nick Gordon, si apre davvero un altro capitolo della vicenda.

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