Bluetooth per auto: a pagamento ancora su troppi modelli

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A volte le scelte commerciali delle case automobilistiche lasciano perplessi. Tutti usano lo smartphone, purtroppo spesso anche guidando. E’ vietato farlo, si dovrebbe usare un dispositivo vivavoce. La tecnologia bluetooth è la soluzione ideale, esiste da molto tempo, qualsiasi smartphone la include. Nelle automobili si tratta di un accessorio molto importante per la sicurezza. Eppure questo dettaglio viene troppe volte trascurato.

Il marketing delle case spinge sempre di più sulle possibilità multimediali dei propri modelli: display sempre più grandi, replicazione smartphone, navigazione, connessione internet, eccetera. Ma poi, quando si procede all’acquisto, troppo spesso si scopre che tutte queste cose si devono pagare a parte. Una ricerca della società Dat-Italia, specializzata nelle elaborazioni di dati che riguardano il settore dell’automobile, ha analizzato i listini degli ultimi due anni di tutti i modelli venduti in Italia.
Ebbene, nel 2016 nel 26% dei modelli la connessione bluetooth viene offerta solo come optional a pagamento. Rispetto al 2015 la situazione è migliorata: circa 40 modelli in più sono passati dall’offerta in optional alla dotazione di serie. Però effettivamente è ancora poco, considerata l’importanza di questo accessorio.
Dalla ricerca di Dat-Italia è emerso che, ad aprile 2016, le marche in cui il bluetooth è di serie su tutti i modelli in produzione sono: Abarth, Alfa Romeo, Dacia, Infiniti, Jaguar, Jeep, Kia, Lexus, Maserati, Mitsubishi, Ssangyong e Subaru.
Le marche dove invece è di serie su tutti i modelli tranne la versione base sono: Honda, Mazda, Suzuki e Toyota.

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