Bimba morta per malnutrizione: impossibile che nessuno se ne sia accorto, eppure nessuno ha denunciato

Nella notte tra il 26 e il 27 febbraio scorso, Aurora, una bambina di soli 9 mesi è morta per un arresto cardiocircolatorio, provocato da una grave disidratazione e da uno stato di evidente iponutrizione. Ora, i genitori, Marco F. e Olivia Beatrice G., 41 e 37 anni, rischiano una condanna, che va da 12 a 24 anni di carcere per maltrattamenti su minore con conseguente morte, che a detta del pm di Milano, Cristian Barilli: ‘Non era voluta ma era prevedibile’.

Dall’autopsia è emerso uno scenario agghiacciante: la bambina presentava numerose piaghe su tutto il corpo, dovute al fatto che veniva lasciata molte ore nella culla senza mai essere nemmeno girata; una forte dermatite delle parti intime, per il fatto che non veniva cambiata frequentemente; e addirittura una malformazione del cranio dovuta sempre all’eccessiva permanenza nel lettino. Aurora versava in un grave stato di iponutrizione, pare infatti che i genitori la nutrissero soltanto con della camomilla e del latte vaccino, sovente allungato con acqua.

Il fatto più sconcertante dell’intera vicenda è che nessuno, dai familiari, ai vicini, passando per i medici, abbia mai denunciato la situazione.

Il nonno, ad esempio, viveva insieme ad Aurora e ai suoi genitori, eppure non ha mai proferito parola. Nemmeno i vicini di casa, che nonostante fossero al corrente delle condizioni in cui vivevano quei due giovani genitori, istintivamente antipatici, e vedessero lo stato precario di salute della bambina.

Anche il medico che circa venti giorni prima del decesso aveva visitato Aurora, per via di una febbre molto alta, non aveva rilasciato alcuna dichiarazione, circa l’evidente stato di iponutrizione della piccola e non aveva ritenuto necessario segnalare la situazione alle autorità (Per lui il pm ha chiesto l’archiviazione).

Lascia perplessi anche il sistema sanitario che, non avendo mai visto la madre con la figlia recarsi dal pediatra, assegnatole d’ufficio, forse avrebbe potuto verificare quale fosse il motivo di tale prolungata assenza.

Impostazioni privacy