Bimba di due anni ibernata, i genitori: ”Ha un tumore al cervello, aspettiamo nuove cure”

Una bambina thailandese di due anni con un tumore al cervello è stata ibernata in attesa di nuove cure. La scelta dei genitori è giunta lo scorso gennaio 2015, quando è stata dichiarata legalmente morta a Bangkok. I genitori della bimba hanno scelto di farla conservare criogenicamente sperando che in futuro la sua malattia diventi curabile. La pratica di farsi ibernare sta diventando sempre più popolare negli ultimi anni nonostante gli alti costi, che possono superare i 200mila dollari (185mila euro). Al momento attuale la pratica non offre nessuna garanzia, visto che non ci sono dati scientifici sull’effettiva possibilità di ”far rivivere” i corpi ibernati.

I genitori di Matheryn Naovaratpong, soprannominata Einz, secondo quanto riferito dal sito della Alcor Life Extension Foundation, il centro in Arizona che ha seguito il caso, sperano in una nuova tecnologia futura per poter curare e far guarire la loro bimba affetta da un tumore incurabile al cervello, l’ependiloblastoma, scoperto dai medici il 14 aprile 2014.

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La bimba è stata sottoposta a cure intensive e ha subito oltre 12 interventi e decine di cicli di radio e chemioterapia, ma nonnostante questo il tumore era arrivato a interessare l’80% dell’emisfero sinistro. ”Quando è diventato chiaro che Matheryn aveva solo pochi mesi di vita, visto l’attuale livello delle cure mediche insufficiente a tenerla in vita, i genitori hanno completato tutti gli step per la sua criopreservazione, inclusa la crioprotezione del cervello”. Nel comunicato dell’azienda, diffuso il 20 marzo scorso, la bimba viene identificata come la paziente numero 134 e la prima proveniente dall’Asia.

Prima di Matheryn la paziente più giovane ad avere ottenuto la conservazione criogenica era stata una 21enne, la persona più anziana ne ha invece 102.

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