Bimba di 3 anni morta di tumore a Napoli per una diagnosi tardiva: «L’hanno uccisa»

Sciopero medici, 2 mln prestazioni a rischio

Dramma a Napoli, dove una bimba di tre anni è morta di tumore a causa di una diagnosi tardiva. La rabbia della mamma, che ha fatto causa ai medici: «Mia figlia è stata uccisa». La vicenda è cominciata tre anni fa, ma solo in questi giorni è arrivata in tribunale.
La piccola Asia Bosco è morta il 4 ottobre del 2014. Aveva tre anni e mezzo.

Asia è morta di tumore, ma i genitori hanno cominciato una battaglia legale contro i medici perché avrebbero emesso la diagnosi troppo tardi. Secondo la mamma e il papà la loro piccola avrebbe fatto in tempo a curarsi e a salvarsi, se non fosse stato per l’ennesimo presunto caso di malasanità.

«Mia figlia è stata uccisa. Voglio giustizia e voglio che chi l’aveva in cura venga radiato dall’albo dei medici», ha tuonato la mamma di Asia, Maria Ciervo, fuori dal tribunale di Napoli Nord, ad Aversa (Caserta).

Ad assistere lei e il marito l’avvocato Libera Cesino e la criminologa Antonella Formicola. Senza dimenticare della solidarietà di amici e conoscenti, che hanno messo su un corteo con lo striscione «Giustizia per Asia e per Patrizia».

I medici imputati nel processo sono marito e moglie: Angelo Coronella, medico pediatra e neonatologo, ed Ersilia Pignata. Questa, in particolare, secondo l’accusa esercitava come pediatra senza averne i titoli, essendo una maestra di musica.

I due sono accusati di omicidio colposo.

Impostazioni privacy