Bimba di 3 anni lanciata dal terrazzo dalla mamma: è tornata a casa

ospedale di treviso

[didascalia fornitore=”foto”]da Maps: Ospedale di Treviso[/didascalia]

E’ tornata a casa la bambina di tre anni che era stata ricoverata per gravi ferite dopo essere stata gettata giù dal terrazzo dalla mamma a Mogliano Veneto, in provincia di Treviso. La piccola, per fortuna, cadendo sull’erba alta del giardino si è procurata ‘solo’ un trauma cranico e gravi contusioni, curate presso l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove è rimasta per circa un mese. La bimba ha potuto riabbracciare il padre, mentre la madre, che anche secondo il marito soffre da tempo di problemi mentali, era già stata arrestata dopo il fatto, su disposizione della Procura.

Era lo scorso 13 maggio quando la bambina di tre anni era stata lanciata dal terrazzo di casa dalla mamma che si trovava in preda a un raptus di natura psicotica.

A lanciare l’allarme era stato un vicino che aveva visto la scena, mentre il padre della piccola, pur essendo in casa, non si era accorto di quanto era avvenuto.

Sentita dagli inquirenti, la mamma della bambina aveva confessato di avere agito in quel modo perché glielo avevano ordinato ‘delle voci’ che sentiva in testa.

La donna, una casalinga quarantenne, è stata poi arrestata con l’accusa di tentato omicidio.

Dopo 24 ore di detenzione in carcere e alcuni giorni in cui gli inquirenti avevano imposto per lei gli arresti domiciliari presso l’abitazione del padre, è stata trasferita in un’altra struttura, ricoverata nel reparto di psichiatria.

La mamma della piccola era già in cura presso il Centro di igiene mentale dell’Usl 2. Per fare chiarezza sulla vicenda, la procura ha chiesto un incidente probatorio per accertare la capacità di intendere e di volere della donna al momento del fatto, se sia in grado di affrontare un processo e se le cure alle quali era sottoposta fossero adeguate.

Per quanto riguarda la bambina, dopo le cure ricevute in ospedale, la piccola è stata dimessa ed è potuta tornare presso l’abitazione di famiglia, in località Zerman, accolta dall’affetto del papà che in tutto questo tempo le è sempre stato vicino.

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