Bergamo, operatrice sociale violentata da richiedente asilo: arrestato grazie ad altri migranti

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L’intervento provvidenziale di alcuni migranti ha permesso alle forze dell’ordine di arrestare un 20enne della Sierra Leone, richiedente asilo, con l’accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni. Il giovane è accusato di aver abusato di una operatrice culturale di 26 anni nella comunità per migranti a Fenatica, in località Fontanelle a Bergamo, dove si trovava ospite da qualche mese.

Stando alla prima ricostruzione la 26enne avrebbe tentato di difendersi richiamando l’attenzione di altri due richiedenti asilo che sono intervenuti a sua difesa. I due migranti avrebbero sfondato la porta del bagno, dove la ragazza era stata rinchiusa durante la violenza, e avrebbero tentato di bloccare il 20enne della Sierra Leone che per scappare si sarebbe lanciato dalla finestra del primo piano della cascina. I carabinieri, intervenuti, lo hanno arrestato. La vittima è stata portata in ospedale a Treviglio.

Sulla vicenda, ennesima, che mostra come la sicurezza delle operatrici sia ancora un problema irrisolto, indagano i carabinieri di Treviglio coordinati dal pm di Bergamo Davide Palmieri. Il 20enne avrebbe chiuso l’operatrice in bagno, violentandola. In soccorso della giovane sono intervenuti altri migranti, sino all’arrivo delle forze dell’ordine. La ragazza, portata in ospedale dal 118, è stata dimessa con 30 giorni di prognosi.

Il procuratore di Bergamo Walter Mapelli e il colonnello dei carabinieri Biagio Storniolo hanno parlato di intervento provvidenziale degli altri due ospiti: “Grazie a loro è stato possibile intervenire subito” e acciuffare il ventenne che stava tentando si scappare attraverso i campi. Per lui è scattato il fermo ed è ora indagato per violenza sessuale.

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