Bambino amputato dopo le sevizie dei genitori trova una nuova casa piena d’amore

[didascalia fornitore=”altro”]I genitori: Tony Smith e Jodie Simpson[/didascalia]

Era il 2014 e il piccolo Tony Smith Junior aveva appena 41 giorni di vita quando fu portato moribondo al pronto soccorso dopo essere stato seviziato dai genitori in un pidocchioso monolocale a Maidstone, nel Kent. All’arrivo in ospedale Tony era cianotico, schiumava dalla bocca e aveva le gambette dure e gonfie. Dopo le prime analisi risultò che il bimbo era in piena setticemia, aveva numerose altre infezioni e otto fratture. Le indagini evidenziarono che le torture sul piccolo Tony erano andate avanti per 10 giorni durante i quali il suo corpicino era stato fatto roteare per le gambe. Il bimbo sopravvisse, ma rimase a lungo in ospedale dove fu sottoposto ad 11 cicli di anestesia. Successivamente, purtroppo, il piccolo riportò anche la più grave delle disabilità permanenti: l’amputazione di entrambe le gambe. Il bimbo rimase anche parzialmente sordo.

Tony Smith e Jodie Simpson, i genitori biologici del bimbo, sono stati condannati a 10 anni di carcere per quelle sevizie disumane.

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La vita del piccolo Tony Smith Junior è stata devastata dalla depravazione, ma oggi l’amore gli ha offerto una nuova opportunità: il piccolo è stato accolto da una famiglia amorevole che lo cresce tempestandolo di coccole e attenzioni.

“I suoi occhi erano pieni di una tristezza che nessun bambino dovrebbe mai conoscere. Era assolutamente bello. Rotto, ma bello”. Queste le parole di Paula, la nuova mamma di Tony. Paula e il marito Mark hanno oggi offerto a Tony una casa accogliente e una famiglia numerosa: lui oggi è l’ultimo di 8 figli. Gli altri sono Ben (28 anni), Chloe (23), Ryan (26), Kyle (16), Jessica (11), Jaden (10) e Lacey (5).

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I medici pensavano che Tony non ce l’avrebbe fatta dal momento che nessun altro bambino era mai sopravvissuto a simili traumi e infezioni. I medici dubitavano anche delle future capacità di Tony di stare seduto e di gattonare, ma oggi grazie al suo spirito combattivo riesce a deambulare con delle protesi e un girello. Le preoccupazioni per lo sviluppo di Tony però rimangono: “Potrebbe avere riportato danni allo sviluppo a causa del massiccio utilizzo di farmaci che gli sono stati somministrati per salvarlo”.

Le amputazioni non furono immediate dopo il ricovero, avvennero qualche tempo dopo a causa della gravità delle fratture e delle infezioni. La scelta di procedere con l’amputazione è stata dei genitori adottivi: “Decidere di procedere con la prima amputazione – spiega Paula – è stata la scelta più difficile che io e Mark abbiamo mai dovuto affrontare nelle nostre vite”.

Mamma Paula sostiene che per Tony “l’assenza delle gambe non è un ricordo perenne della crudeltà dei genitori. E’ un monito a ricordare sempre quale incredibile essere umano egli sia: forte, intelligente e determinato”.

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