Autovelox: i casi di multe illegittime

Gli automobilisti attendevano la notizia da tempo. A marzo 2015 la Corte di Cassazione aveva espresso i suoi dubbi sulla normativa sulla taratura di autovelox e tutor. Secondo il nuovo codice della strada, non era prevista la revisione di questi dispositivi, ma la Cassazione aveva descritto di “irragionevole” questa misura, mettendo in dubbio la decisione definitiva.

La sentenza del 18 giugno 2015 ha dichiarato l’incostituzionalità del codice della strada in cui non è previsto l’obbligo di revisioni periodiche di autovelox e tutor. Questi dispositivi non potranno quindi essere utilizzati per multare gli automobilisti: in caso contrario, la multa è da considerare nulla.

Ma ora che la Corte Costituzionale ha potuto dire la sua, è nata una nuova norma che descrive di incostituzionale il codice della strada: “Nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura.” Le amministrazioni comunali e le forze dell’ordine saranno quindi obbligate ad effettuare revisioni regolari su autovelox e tutor.

La sentenza della Corte Costituzionale ha avuto efficacia immediata dal giorno in cui è stata emessa. Di conseguenza, per tutti i ricorsi effettuati e quelli che verranno presentati bisognerà tener conto dello stato di revisione di quei dispositivi di controllo della velocità elettronici. Se tuttavia avete già pagato la multa, la sentenza non avrà effetto.

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