Auto più piccola del mondo: cifra folle ad un’asta per la Peel P50

Il mondo è bello perché è vario e anche la stranezza più singolare può trovare i suoi estimatori. Come colui che qualche giorno fa ha sborsato 176.000 dollari, circa 159.000 euro, ad un’asta in Florida per aggiudicarsi una Peel P50.

Cos’è la Peel P50? Semplicemente l’automobile più piccola del mondo. “Automobile” forse è una parola grossa. Tecnicamente è un triciclo. Forma strana e aspetto decisamente singolare, lo si potrebbe anche definire ridicolo, la Peel P50 venne introdotta sul mercato nel 1962 (l’esemplare dell’asta è del 1964) dalla società inglese Peel Engineering, la cui sede si trovava nell’Isola di Man. Oggi la chiameremmo micro car. Perfino il termine city car è troppo, anche per quegli anni, dove le vere auto cittadine di successo erano la Fiat 500 e la Mini. Queste due vetture al confronto sembrano delle limousine.
La Peel P50 funzionava con un motore a scoppio di 50 centimentri cubici da 2 cavalli. Più che sufficienti per muovere una massa di soli 56 Kg più la persona a bordo fino alla stupefacente velocità di 61 Km/h; che su quel “coso” erano perfino troppi. All’epoca costava circa 200 sterline, equivalenti più o meno a 2.200 euro di oggi.
La P50 aveva una sola portiera che si apriva sulla sinistra. La trasmissione non aveva la retromarcia, ritenuta inutile poiché il mezzo si poteva parcheggiare tranquillamente a mano, dato lo scarso peso. Dimensioni impossibili: lunghezza 1,34 metri, larghezza 99 centimetri, altezza 1,2 metri.
In anni recenti la produzione è ripresa con un modello esternamente identico all’originale ma dotato di un motore elettrico di potenza analoga. Curioso un episodio della trasmissione Top Gear della BBC, in cui Jeremy Clarkson si fece riprendere mentre, a bordo della P50 (lui che ha una stazza abbastanza imponente), entrava in un ascensore e partecipava in ufficio ad una riunione della produzione.

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