Auto che va in acqua: la Maserati anfibio ancora nei guai

Lo chiamano “l’autonauta” perché naviga con la sua Maserati, trasformata in un veicolo anfibio, per metà auto e per metà barca. Marco Amoretti, 39 anni, ha un sogno e vuole realizzarlo: l’autonauta vorrebbe circumnavigare l’intera penisola a bordo della sua auto rivestita in poliuretano.

Oggi è stato avvistato sul Tevere, il fiume della capitale, mentre domenica scorsa stava navigando tra ponte Vittorio e ponte Milvio. Il suo viaggio però è ancora molto lontano dal concludersi, visto che i carabinieri lo hanno bloccato e messo in sicurezza, onde evitare spiacevoli inconvenienti.

Dopo aver fermato l’auto-barca e averla riposta sulla terra ferma, il pilota, pardon l’autonauta, Marco Amoretti, è stato accompagnato dai carabinieri al commissariato di Borgo Pio per i consueti accertamenti. I carabinieri hanno confermato che Amoretti era già stato diffidato per la navigazione con un’insolita, quanto geniale, imbarcazione.

Non è la prima volta che Amoretti attraversa la capitale, infatti l’autonauta era già stato avvistato il 5 agosto nel bel mezzo del suo viaggio, partito da Genova e diretto a Venezia.

Il sogno di Marco va avanti da molti anni, nel 2009 venne fermato a Tropea dalla capitaneria di porto e costretto a ritornare a casa. Nel 1999, insieme al fratello e un amico, tentò di attraversare l’Oceano Atlantico con una Ford Taurus del 1981 e una Passat dell’87

Marco è il diretto discendente dell’avventuriero della famiglia, il nonno. L’avventuriero appena maggiorenne partì per effettuare il giro del mondo a bordo di una Lambretta e diciannove anni anni dopo, a 37, attraversò con un paracadute, trainato da un’auto, l’enorme e devastante deserto del Sahara.

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