Attentato a Strasburgo, spari sulla folla al mercatino di Natale: 3 morti, grave un italiano

Torna il terrore in Francia dove la sera di martedì 11 dicembre c’è stato un nuovo attentato, questa volta a Strasburgo, con un primo bilancio di 3 morti e una decina di feriti. A essere preso di mira ancora una volta è stato il mercatino di Natale: qui un uomo, identificato nel 29enne Cherif C. già segnalato con il “fiche’ S” per la radicalizzazione, ha aperto il fuoco in rue Orfe’vres sparando contro la folla all’impazzata. Tra i feriti è grave il giornalista italiano Antonio Megalizzi, colpito alla testa da un proiettile. Megalizzi lavora per Europhonica, un progetto radio legato al mondo universitario ed è ora ricoverato in gravi condizioni.

Tutto è iniziato intorno alle 20 di martedì 11 dicembre quando nel centralissimo mercatino di Natale, allestito nei pressi della cattedrale di Strasburgo, sono iniziati gli spari sulla folla. Un uomo, poi identificato in Cherif C., ha iniziato a colpire a caso, lasciando una scia di morti e feriti: il primo bilancio ufficiale è di 3 morti e 13 feriti, tra cui il giornalista italiano Antonio Megalizzi.

Tra le varie testimonianze ci sono anche quelle degli eurodeputati italiani, presenti a Strasburgo dove ha sede il Parlamento Europeo. “Questo Parlamento non si farà intimidire dal terrorismo”, ha dichiarato il presidente Antonio Tajani durante la plenaria che è stata poi tenuta aperta a oltranza.

La dinamica dell’attentato e la fuga dell’attentatore

Secondo la ricostruzione fatta da inquirenti e testimoni, gli spari sono iniziati intorno alle 2 di martedì 11 dicembre al mercatino di Natale in rue Orfe’vres. Momenti di panico, con le persone che cadevano sotto i colpi dell’arma da fuoco impugnata dall’attentatore e le forze di Polizia che habbo subito asserragliato la zona.

Il killer è Cherif C., 29 anni, nato a Strasburgo e di origini nordafricane, già noto alle forze di intelligence come “fiche S”, soggetto cioè radicalizzato e pericoloso per la sicurezza nazionale.

Secondo quanto ha ricostruito la stampa, la mattina dell’11 dicembre avrebbe dovuto essere sottoposto a interrogatorio per un caso di omicidio, riuscendo però a scappare. A quel punto scatta la perquisizione nel suo appartamento nel Neudorf, non lontano dal centro, dove gli agenti trovano degli esplosivi.

Viene diramato l’allarme ma Cherif non si trova, forse protetto e nascosto da complici. Solo la sera ricompare in centro, al mercatino, armato di pistola e coltello.

Compiuta la strage, inizia la fuga, anche a bordo di un taxi dove sarebbe salito forse con un ostaggio, abbandonando l’auto e proseguendo a piedi: al momento è ancora in corso la caccia all’uomo e gli inquirenti sospettano che possa già aver lasciato il Paese.

Chi è l’attentatore

Il documento del presunto attentatore di Strasburgo

L’attentatore è stato subito identificato in Cherif Chekatt, 29 anni, francese nato a Strasburgo e di origine nordafricana. Già attenzionato come soggetto “fiche S”, cioè radicalizzato, era già stato condannato a due anni di carcere per una rissa nel 2011.

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