Asia Argento pubblica gli sfoghi di Bourdin sul suicidio: ‘Mi spezza il cuore leggerli’

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Asia Argento torna a parlare del suo ex fidanzato, Anthony Bourdain morto suicida lo scorso giugno. Dopo il sostegno delle colleghe che hanno difeso l’attrice dagli insulti e dalle accuse di essere la causa della scomparsa dello chef, l’Argento pubblica su Twitter un documento contenente alcuni sfoghi di Bourdain in cui si dichiara completamente depresso. Tra questi anche delle confessioni intime che lo chef ha rilasciato a uno psicoterapeuta.

Trovato morto in una camera d’albergo a Le Chambard di Keyserberg, villaggio dell’Alsazia, Anthony Bourdin si è impiccato lo scorso 8 giugno con una cintura di un accappatoio. Lo chef si trovava in Francia per girare delle scene tv ‘Parts Unknown’ di cui era protagonista. Oggi l’Argento pubblica un inedito documento su Twitter da cui emerge quanto Bourdin si sentisse depresso.

Asia Argento pubblica gli sfoghi di Bourdin

‘Non ho mai saputo di questa sua ossessione. Non me l’ha mai detto. Leggere queste cose mi spezza il cuore’, scrive Asia Argento su Twitter. In allegato al messaggio, un documento in cui sono riportate alcune dichiarazioni dello chef Anthony Bourdin risalenti a diverse annate, tra il 2000 e il 2016.

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Il documento di tre pagine inizia con la descrizione di un episodio del 2016 di ‘Parts Unknown’ che si è svolto a Buenos Aires, in cui Bourdain ha filmato una sessione di terapia in cui ha ammesso di sentirsi ‘molto isolato’ e ha descritto il suo stile di vita come ‘schiacciantemente solitario’. ‘Mi piacerebbe poter guardare fuori dalla finestra e dire, ‘Sì, la vita è bella”, confida lo chef a uno psicoterapeuta nel 2016. Nella stessa seduta, Anthony Bourdin raccontava al medico che anche un aspetto insignificante, come gustare un cattivo pasto in aeroporto, riusciva a gettarlo in in ‘una spirale di depressione che può durare per giorni’.

Nel testo si leggono alcune manifestazioni di suicidio di Bourdain, la prima risalente al 2000, la più recente al 2017. Nel 2000, lo chef avrebbe reso esplicita anche l’intenzione di togliersi la vita. ‘Ero completamente depresso… a letto tutto il giorno, immobilizzato dal senso di colpa, dalla paura, vergogna e rimpianto… palpitazioni cardiache, terrori, attacchi di odio per se stessi così potenti che solo il pensiero di tuffarmi attraverso la finestra del sesto piano su Riverside Drive mi ha dato conforto e mi ha permesso di cullarmi in un sonno rassegnato’, si legge.

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