Appalti Metro C, perquisizioni in Campidoglio: 13 indagati

Roma, conferenza stampa dei lavoratori della Metro C in Via dei Gordiani

La Guardia di Finanza fa ‘irruzione’ in Campidoglio per perquisire e sequestrare documenti e faldoni che riguardano gli appalti della metro C. un’operazione che si è ripetuta anche nella sede di ‘Roma Metropolitane’ per l’acquisizione di documenti ‘utili all’inchiesta’ aperta nel 2013 e che vede indagati per truffa aggravata ai danni di enti pubblici, 13 persone tra cui anche ex amministratori locali e dirigenti di Roma Metropolitane nonché vertici di Metro C.

Dall’inchiesta emerge che gli indagati, “mediante artifici e raggiri inducevano in errore il Cipe quanto all’emanazione della delibera autorizzativa del pagamento, lo Stato, la Regione Lazio e il Comune di Roma, enti co-finanziatori della costruzione della linea C della metropolitana di Roma, circa il dovuto pagamento dell’importo di 230 milioni di euro a titolo di ‘somme’ così procurando un ingiusto profitto al General contractor Metro C, in quanto la somma non era dovuta”. Sarebbero stati 230 i milioni versati sotto Alemanno e 90 sotto la giunta Marino, per un totale di 320 milioni.Tra i documenti finiti sulla scrivania dei pm, anche quelli riguardanti gli scontri tra l’assessore alla Mobilità, Guido Improta e quello al bilancio, Daniela Morgente sull’assegnazione di nuovi appalti per il proseguimento dei lavori sulla Metro C.
Tra le persone indagate: l’ex assessore alla mobilità della Giunta Marino, Guido Improta e l’ex dirigente del ministero dei Trasporti, Ercole Incalza. Per metro C finiti nel registro degli indagati sono: il presidente Franco Cristini, l’ad Filippo Stinellis e il dg Francesco Maria Rotundi e il direttore dei lavori Molinari. Per Roma Metropolitane sono indagati: il direttore tecnico Luigi Napoli, il consigliere di amministrazione Massimo Palombi, il responsabile unico del procedimento Giovanni Simonacci, i consiglieri del Cda, Luadato e Nardi, il responsabile unico del procedimento Sciotti.

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