Antonella Clerici: nozze con Vittorio Garrone? ‘Non ci pensiamo’

[aptica-gallery id=”101317″]

Cosa c’è nel futuro di Antonella Clerici? Non le nozze con Vittorio Garrone, visto che la conduttrice di Standing Ovation, scottata dai due precedenti matrimoni con Pino Motta e Sergio Cossa e dalle lunghe relazioni, finite ugualmente male, con Paolo Percivale ed Eddy Martens (da cui ha avuto la sua unica figlia Maelle), non sembra più intenzionata a sposarsi, non avvertendone la necessità. Scelta condivisa pure dal suo uomo, reduce anche lui da un matrimonio finito anzitempo (ma dal quale sono nati ben tre figli).

‘La nostra è una grande storia d’amore‘, ha rivelato Antonella Clerici al settimanale Oggi, ‘Tra me e Vittorio c’è una passione forte e non sentiamo il bisogno di aggiungere le nozze a tutto questo. Gli amori in genere vanno così: ci si conosce, ci si fidanza, ci si sposa, si fanno figli e poi ci si lascia. Ecco, io preferisco fermarmi alla seconda tappa e godermi la complicità con Vittorio, questa vita su e giù tra Roma, Milano e Genova e le fughe d’amore che ci regaliamo per stare soli’.

LEGGI: ANTONELLA CLERICI INEDITA, CON GLI OCCHIALI E SENZA TRUCCO

Insomma i due piccioncini preferiscono fare la vita degli eterni fidanzati piuttosto che metter su casa e famiglia, e visti i precedenti di entrambi fanno benissimo ad andarci con i piedi di piombo. ‘Vittorio è un uomo che fa il tifo per me. In passato è accaduto che i miei precedenti partner soffrissero il mio lavoro e la mia popolarità. Cose che ci stanno, perché so che posso essere ingombrante. Lui invece non solo comprende la serietà del mio lavoro, ma è il mio primo fan e mi aiuta ad affrontare tutto con leggerezza’.

LEGGI: IL MALORE DI ANTONELLA CLERICI A LA PROVA DEL CUOCO

Quindi niente nozze per Antonella Clerici (comunque si fa sempre in tempo a cambiare idea) ma tanto amore per il suo uomo e anche tanto… lavoro. Ora è il turno di Standing Ovation, il nuovo talent del venerdì: ‘Se avessi dovuto partecipare al mio programma con uno dei miei genitori l’avrei fatto con mio papà perché, per quanto schivo, per farmi contenta non mi avrebbe mai detto di no. Con lui ho sempre avuto una grande complicità: quando a vent’anni feci la mia prima fuga d’amore, lo confessai a lui e non a mamma, che pativa un po’ le mie turbolenze sentimentali’.

E sul rapporto madre-figli la pensa così: ‘Le nostre ambizioni di donne sono sacrosante, ma non c’è nulla di male a spegnere il telefono quando si rincasa e concentrarsi su quello che ci raccontano i figli, o cantare con loro, come faccio io con Maelle’.

Impostazioni privacy