Allarme bomba a Los Angeles: riaprono le scuole, era tutta una bufala

Snow Blankets Mountains Behind Los Angeles Downtown Skyline Portfolio LaPresse

Aggiornamento del 16/12/2015

A Los Angeles si torna alla normalità: oggi infatti, riaprono oltre 1500 edifici scolastici, chiusi nella giornata di ieri a causa dell’allarme bomba. L’Fbi ha ritenuto che la minaccia non fosse credibile, a confermarlo ufficialmente è Eric Garcetti, il sindaco della città statunitense. La lettera si è rivelata dunque una bufala.

Gli artificieri hanno comunque controllato 1531 edifici scolastici presenti a Los Angeles, senza trovare nulla di sospetto.

Il capo della Polizia di New York, William Bratton, ex capo della Polizia di L.A., ha dichiarato che la scelta di chiudere tutte le scuole è stata quantomeno esagerata. Nel distretto della sua città infatti, riceve minacce simili ogni giorno.

In sua difesa, il sindaco di Los Angeles ha dichiarato di aver inizialmente contattato le forze dell’ordine federali.

Il parlamentare della California, Brad Sherman, ha raccontato al New York Times che il mandante della mail incriminata sosteneva di essere un musulmano e di voler sferrare un attacco utilizzando bombe, gas nervino e fucili con la collaborazione di 32 amici jihadisti, perché era stato vittima di un episodio di bullismo in una scuola di Los Angeles.

Sherman ha inoltre riferito che il numero di attentatori e l’utilizzo di gas nervino avevano suscitato alcune perplessità, ma a destare maggiori sospetti è stata la parola ‘Allah’, scritta più volte nella maniera errata.

15/12/2015

Los Angeles si è risvegliata nella paura. Alle 7.15, ora locale, le 16 circa in Italia, è infatti scattato un allarme bomba che ha portato alla chiusura di tutte le scuole del distretto scolastico: tutti gli scuolabus sono stati richiamati e nessuno è stato fatto arrivare negli istituti. Il dipartimento di Polizia locale ha parlato di “eccesso di precauzione“: la minaccia, ritenuta credibile, è arrivata per via elettronica e si riferiva alle scuole della città, senza indicazioni particolari. Per questo motivo, il sovrintendente del distretto scolastico di L.A., il secondo degli Stati Uniti per grandezza con circa mille istituti e 700mila studenti, ha chiuso tutti gli edifici di ogni ordine, dalle scuole primarie alle Università, sospendendo le lezioni a tempo indeterminato. In questi momenti sono in corso controlli da parte delle forze dell’ordine, sotto il coordinamento dell’Fbi, in tutte le scuole.

L’allarme è scattato alle sette del mattino dopo che un membro del consiglio scolastico di L.A., Ramon Cortines, ha ricevuto la minaccia. Immediati sono scattati i controlli e la decisione da parte delle autorità di ritenere credibile l’allarme bomba. In conferenza stampa, il responsabile della sicurezza scolastica, Steve Zipperman, ha confermato che le minacce “non riguardavano un solo istituto ma molte scuole” ed è per questo che è stata decisa l’immediata chiusura di tutti gli edifici. Nella mail, si parlava di zaini e pacchetti: anche per questo si è deciso di procedere al controllo di ogni edificio scolastico.

Riceviamo molte minacce, ma visto il tono e il momento, riteniamo che questa sia credibile“, ha dichiarato il sovrintendente Cortines. Los Angeles si trova a poco meno di 100 km da San Bernardino, luogo della strage che costò la vita a14 persone e che è stato identificato come il primo attacco terroristico di matrice islamica su suolo americano dopo l’11 settembre.

Le autorità hanno chiesto ai genitori di andare a prendere i figli che si trovavano già all’interno degli edifici scolastici. Il sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, ha dichiarato che gli studenti potranno usare gratuitamente bus e metro nella giornata odierna, per muoversi in città e rientrare a casa.

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