Alessandro Parini, l’italiano morto a Tel Aviv: oggi il rientro della salma

Quest’oggi a Ciampino sarà presente anche Mattarella. I funerali del giovane italiano morto a Tel Aviv sono previsti tra giovedì e venerdì.

Un post tratto dal profilo Facebook di Alessandro Parini
Un post tratto dal profilo Facebook di Alessandro Parini -Nanopress.it

È stata esclusa l’ipotesi che Yousef Abu Jaber, l’uomo alla guida, sia stato colpito da un ictus improvviso durante il viaggio. In Israele i necrologi recitano: il nostro popolo e il lutto. 

Oggi il rientro della salma di Alessandro Parini, italiano morto a Tel Aviv

Nel primo pomeriggio della giornata di oggi, 11 aprile 2023, è atteso il rientro della salma dell’italiano Alessandro Parini, morto a 35 anni a Tel Aviv. Il volo atterrerà a Ciampino dove ad attenderlo ci saranno gli amici e la famiglia del giovane romano ucciso in Israele. Gli amici presenti all’aeroporto erano insieme al giovane durante la vacanza che poi si è trasformata in tragedia. A Ciampino sarà presente anche Sergio Mattarella, presidente della Repubblica e i funerali pare siano previsti tra giovedì e venerdì. I medici di Tel Aviv hanno escluso l’ipotesi che l’attentatore che guidava l’auto piombata in mezzo alla folla sia stato colpito da un ictus perciò si esclude che si sia trattato di un semplice incidente.

Luogo attentato a Tel Aviv
Luogo attentato a Tel Aviv -Nanopress.it

Lo scorso venerdì Yousef Abu Jaber , arabo-israeliano, ha lanciato l’auto che guidava a tutta velocità contro la passeggiata di Tel Aviv, antistante al mare, per un attentato. La folle corsa di Yousef Abu Jaber ha colpito non soltanto Alessandro Parini ma anche altri turisti, sette in totale tra cui due sono italiani: uno dei due si chiama Roberto Nicoli, trentanovenne di Bergamo che è fortunatamente ancora vivo e ricoverato in ospedale con ferite gravi a Tel Aviv. Dovrebbe tornare in Italia nel fine settimana in seguito ad un intervento chirurgico. I necrologi pubblicati sui giornali israeliani recitano:

“Il governo e il popolo di Israele sono a lutto per la morte di Alessandro Parini, cittadino italiano, che è stato ucciso in un attentato terroristico venerdì sera sul lungomare di Tel Aviv da un maledetto terrorista”. E partecipano allo strazio indicibile della famiglia colpita”.

Su Twitter però il premier Benyamin Netanyahu ha denunciato che i palestinesi pare abbiano celebrato l’uccisione di Alessandro Parini, accludendo anche ad un video che mostra immagini di festeggiamento in seguito all’attentato. Anche Matteo Salvini, vicepremier, ha commentato sui vari social l’accaduto condividendo il tweet scritto dal premier israeliano:

“Immagini deplorevoli e disgustose che spero vengano condannate da tutti, nessuno escluso.”

L’uomo alla guida dell’auto e le tensioni

Dalle prime indagini forensi effettuate sul corpo della vittima italiana presso l’Istituto di medicina legale di Giaffa, Abu Kabir, non è stata riscontrata la presenza di alcun colpo di arma da fuoco sul corpo di Parini, che pare invece sia stato ucciso dall’impatto violento con l’auto in corsa. Le ferite consistenti presenti sulla testa e sulla schiena, secondo i medici, sono compatibili col colpo. Le indagini dimostrano che il terrorista, ucciso poi con una dinamica non particolarmente chiara da due agenti intervenuti sul posto, ha guidato dal luogo di residenza, ovvero Kafr Kassem fino ad arrivare a Tel Aviv con una velocità particolarmente alta. Questo rafforza la teoria di un possibile attacco terroristico e che Abu Kabir intendesse quindi investire tutti gli israeliani presenti sul lungomare. Il pilota dell’auto ha manovrato rapidamente fra i vari blocchi di cemento presenti sui marciapiedi per poi raggiungere intenzionalmente la pista ciclabile per colpire più persone possibili. Infatti nel mentre che guidava già ad alta velocità, il terrorista ha continuato a premere l’acceleratore per andare ad investire altra gente ancora.

È stato evidenziato da un portavoce della polizia di Tel Aviv che:

“Le forze dell’ordine sono state dell’idea fin dall’inizio che fosse un attentato terroristico. E più indaghiamo e più arriviamo al fatto che è stato un attacco motivato da ragioni nazionalistiche”.

Il pellegrinaggio continua sul luogo in cui è avvenuto l’attentato, dove le bandiere italiana ed israeliana si intrecciano. In Israele la situazione è ancora in tensione e pare che non accenni a diminuire. Durante uno scontro con l’esercito di Israele, vicino a Gerico un giovane della Palestina è stato ucciso. Mentre in ospedale è morta a causa delle ferite che le sono state inflitte una ragazza israeliana, Lea Lucy Dee, mamma di due sorelline uccise nella giornata di venerdì durante l’ennesimo attentato palestinese ad Hamra, valle del Giordano (Cisgiordania).

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