Al lavoro in bici: governo francese paga 25 centesimi a chilometro

andare bici lavoro

Andare al lavoro in bici, una scelta che già tanti fanno, specie se abitano ad una ragionevole distanza dall’ufficio o dal luogo in cui si devono recare. Per incentivare i suoi connazionali all’utilizzo delle due ruote, il ministro dell’Ecologia del governo francese Ségolène Royal, che già si era fatta notare per la polemica contro la Nutella e l’uso dell’olio di palma, ha annunciato l’emanazione di un provvedimento che prevede un indennizzo di 25 centesimi per ogni chilometro percorso in bicicletta, lasciando l’automobile a casa.

A guadagnarci ovviamente sono l’ambiente e la salute, più che il risparmio reale in termini economici. Il contributo per i lavoratori comunque sarà esentasse, e sarà l’azienda, che potrà aderire o meno all’iniziativa su base volontaria, a distribuire l’incentivo in cambio di sgravi fiscali: facendo un calcolo matematico a mo’ di esempio, per un tragitto di 4 chilometri al giorno si risparmiano poco meno di 40 euro al mese. Il provvedimento fa parte di un più ampio pacchetto di norme annunciato dal ministero: se il luogo di lavoro è troppo lontano da raggiungere in bicicletta, è previsto anche un rimborso del 50 per cento sul costo dell’abbonamento mensile ai mezzi pubblici.

Il progetto a favore dell’utilizzo della bicicletta era stato già avviato in fase sperimentale per una durata di sei mesi lo scorso anno dall’allora ministro dei Trasporti, Frédéric Cuvillier, e non si tratta di un’iniziativa isolata all’interno dei Paesi dell’Unione Europea. Tra coloro che hanno scelto di adottare misure simili c’è ad esempio il Belgio, che sin dal 1997 offre un rimborso di 22 centesimi a chilometro per chi decide di spostarsi in bicicletta. Insomma, i governi spingono affinché andare in bici al lavoro sia un’opzione sempre più scelta da tutte le persone: oggi servono gli incentivi economici, domani forse basterà il semplice buon senso.

Impostazioni privacy