Abusava del fratellino per inviare le foto al pedofilo conosciuto su Facebook (che si spacciava per ragazza)

ARRESTI

Un ragazzino abusava del fratellino piccolo per accontentare le richieste di un pedofilo che, su Facebook, si spacciava per una ragazza. Il minorenne, lombardo, nel frattempo trasferitosi con la famiglia in Inghilterra, è stato estradato in Italia grazie a un mandato di arresto europeo.
Il minorenne, accusato di violenza sessuale su minore, atti sessuali con minore e divulgazione di materiale pedopornografico aggravati dall’abuso di relazioni domestiche, ha confermato agli inquirenti di essere responsabile.

Una storia agghiacciante, l’ennesima, nata con un raggiro tramite Facebook da parte di un pedofilo.

L’orco si era mascherato da ragazza avvenente e vogliosa di 17 anni. La finta adolescente aveva contattato il minorenne, chiedendogli l’amicizia e cominciando a flirtare. Ottenuta la sua fiducia, gli aveva chiesto il numero di cellulare.

Da lì la relazione tra i due si è fatta intima, con i due che si scambiavano foto hot. Presumibilmente rubate in rete, quella della finta ragazza disinibita.

Fino alla richiesta di abusare del fratellino piccolo per poi ricevere le foto. Il vero obiettivo del pedofilo.

All’inizio il ragazzino ha rifiutato poi, plagiato dalle avances di quella che credeva essere la sua fidanzatina virtuale, ha acconsentito.

È cominciato così l’incubo per il fratellino, costretto a subire abusi da colui che, in teoria, mai gli avrebbe potuto fare del male.

La storia è venuta a galla perché gli inquirenti stavano già indagando sul pedofilo, un 40enne disoccupato residente nel Comasco, finito in carcere a luglio dopo che la polizia postale aveva scovato nel suo pc materiale pedopornografico.

Gli inquirenti, dopo un’analisi delle sue comunicazioni, si sono imbattuti in quelle con il minorenne lombardo e nelle foto in cui abusava del fratellino piccolo.

La polizia ha quindi disposto un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del ragazzo, estradato in Italia dopo il trasferimento nel Regno Unito.

Impostazioni privacy