A poche ore dall’inizio del nuovo lockdown in Francia, in programma dalla mezzanotte di venerdì, lungo le strade della capitale si sono formate code chilometriche. Secondo i media francesi, molti parigini avrebbero infatti lasciato Parigi per trascorrere il lockdown in campagna, lontani dagli spazi – talvolta angusti – dei piccoli appartamenti parigini. Ma la fuga dei francesi non ha toccato soltanto la capitale: traffico e ingorghi sono stati registrati anche nei dintorni di Lione e Bordeaux.
Il nuovo lockdown, annunciato mercoledì sera dal presidente Macron, prevede il divieto di uscire da casa, fatta eccezione per lavori essenziali o ragioni mediche. Il capo dell’Eliseo ha spiegato che le nuove misure sono necessarie, dal momento che la Francia rischia di “essere sovraccaricata da una seconda ondata che, senza dubbio, sarà più pesante della prima“. A confermare la gravità della situazione sono i numeri: i contagi giornalieri in Francia sono ai livelli di aprile e, nella giornata di giovedì, sono stati registrati 47.637 nuovi casi e 250 vittime.
Le scuole, invece, rimarranno aperte, fatta eccezione per le università, che subiranno delle restrizioni. “Tutti quelli che potranno rimanere a casa, dovranno farlo” ha detto Macron, nel discorso alla nazione di mercoledì, invitando allo smart working. Nel Paese resteranno aperti gli uffici pubblici, le aziende agricole e alcune fabbriche. Chiuderanno invece bar, ristoranti e negozi ritenuti non essenziali.
Ben oltre la metà dei francesi, circa il 70%, approva il nuovo lockdown, indetto dal presidente Macron per arginare la seconda ondata di contagi da Covid_19. Il dato emerge da uno studio condotto dall’istituto Odoxa-Dentsu consulting per Le Figaro e France Info. Il 51% dei francesi afferma di essere stato convinto dall’intervento di mercoledì sera del presidente Macron: 9 punti in più rispetto all’annuncio del coprifuoco di 2 settimane fa. Ma 14 punti in meno in confronto all’introduzione del primo lockdown nel marzo scorso.
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