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Categories: Tecnologia

La mia privacy su Facebook è al sicuro? Tienila sotto controllo con… Facebook

Il rispetto della privacy su Facebook è un argomento caldissimo: a seguito del controverso scandalo Cambridge Analytica che ha coinvolto Facebook e i suoi sistemi di difesa non propriamente impenetrabili, è stato lanciato un utilissimo tool per controllare se il proprio profilo sia stato coinvolto in questa problematica e, dunque, i dati personali siano stati compromessi. Uno stratagemma molto prezioso per evitare grane in futuro e per mettersi il cuore in pace.

Questa utility online garantisce numerose applicazioni molto interessanti come ad esempio la possibilità di comprendere quali sono le informazioni che abbiamo condiviso e con quali applicazioni installate, così da garantire un controllo pieno dei permessi che – forse – abbiamo regalato con troppa leggerezza. Si è stimato che lo scandalo Cambridge Analytica (qui è spiegato in modo semplice) avrebbe coinvolto qualcosa come 87 milioni di utenti nei soli Stati Uniti d’America più un milione in altri paesi come Filippine, Indonesia e Regno Unito.

COME FUNZIONA IL TOOL PER IL CONTROLLO DELLA PRIVACY

Il tool è stato sviluppato dalla stessa Facebook e si basa su un controllo molto semplice: basta visitare questo link su Facebook per comprendere immediatamente se si è affetti o meno da questa problematica. Non bisogna far altro che visitare il collegamento che vi abbiamo proposto qui sopra e leggere cosa viene fuori. I casi sono due e ve li riassumiamo qui sotto:

  • Si è affetti viene fuori una scritta come “Abbiamo bandito il sito This is Your Digital Life che uno dei tuoi amici su Facebook ha utilizzato per loggarsi a Facebook / We have banned the website ‘This Is Your Digital Life,’ which one of your friends used Facebook to log into
  • Se non si è affetti viene fuori la scritta: puoi andare sulla sezione Applicazioni e Siti delle tue impostazioni in ogni momento per scoprire quali app e siti hai utilizzato per loggarti con Facebook / You can go to the Apps and Websites section of your settings anytime to see the apps and websites you’ve used Facebook to log into

Nel caso “negativo” viene detto che il ban è arrivato perché quel sito avrebbe utilizzato in modo non consentito le info di Facebook condividendole appunto con Cambridge Analytica. Vi potrebbe rimanere il dubbio: perché se uno dei miei amici ha usato questo servizio io ne sono affetto? Come vi abbiamo spiegato nella guida sopra linkata, si è sfruttata la possibilità di accedere alle vostre informazioni da parte di un’app alla quale c’era consenso di un vostro amico. Anche se ora le policy sono cambiate, ad ogni modo vi consigliamo vivamente di porre sempre la massima attenzione a loggarvi su servizi con la vostra utenza Facebook. Scoprite come rendere sicuro il vostro profilo Facebook.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

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