Natale musulmano 2014: anche gli islamici festeggiano?

Si può parlare di Natale musulmano 2014? Anche gli islamici festeggiano il Natale? In realtà occorre specificare che nel mondo islamico non esiste la festa del Natale, così come la intendono i cristiani. Anche se Cristo è considerato uno dei profeti più importanti, gli islamici non festeggiano la ricorrenza della sua nascita. Esiste più che altro un’altra festa che, per certi versi, può essere intesa come il “Natale musulmano”. Si tratta del Maoled, un evento solenne, che intende ricordare e celebrare il compleanno di Maometto.

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E’ uno dei giorni più sacri dell’Islam e cade il 12esimo giorno del mese lunare di rabi’ al-awwal, quello che significa letteralmente “il primo turno”, la cui data varia di anno in anno.

Le caratteristiche

La festa del Maoled è caratterizzata dalla messa a punto di cortei musicali e festosi. Le confraternite ne approfittano per uscire dalle moschee e per portare avanti cortei musicali per la città. Si ha una sorta di “processione”, come, per esempio, quella che si svolge ogni anno a Tripoli. In questa città, proprio in occasione del Maoled, le confraternite portano per le vie il proprio drappo. Viene sparso incenso qua e là e le donne dai tetti gettano acqua di rose. Un uomo sorregge un tamburo grande, chiamato noba, e segue il corteo con passi lenti.

Nella tradizione islamica si è a lungo discusso sull’opportunità di celebrare questa festa che ricorda il giorno natale di una santa persona. D’altronde non dobbiamo dimenticare che la religione musulmana è incentrata sulla devozione nei confronti di una sola divinità. Più che altro il Maoled rientra all’interno di una tradizione popolare, che non si è arrestata e che incontra una grande partecipazione dei fedeli.

In Egitto si hanno molte feste di questo tipo, cerimonie che si sono diffuse grazie soprattutto alla devozione popolare copta. Il Maoled è chiamato anche Mawlid e in Egitto ce ne sono diversi: per il nipote di Maometto, per un santo sufi musulmano, per il fondatore della confraternita della Rifa ‘iyya, e un’altra festa in onore dell’unica figlia che sopravvisse al padre Maometto e che gli diede una discendenza maschile. Poi, sempre in Egitto, c’è anche il Mawlid che ha luogo a Luxor, quello della Vergine Maria, che si tiene in agosto nel monastero della Santa Vergine a Durunka, e il Mawlid copto di San Giorgio, patrono dei copti egiziani, nel mese di ottobre.

Ci sono delle tradizioni, che sopravvivono in Paesi impregnati della religione islamica, che vale anche la pena di considerare. Basti pensare a quello che succede nella culla dell’Islam, in Arabia Saudita. Qui il Natale non è una festa ufficiale e lo festeggiano soltanto pochissimi cristiani, che celebrano la ricorrenza in maniera privata, anche con la messa a punto di luci o addobbi. In Indonesia il 25 dicembre è un giorno di festa, a cui partecipano anche i credenti delle altre religioni, visto che gli abitanti di fede cristiana rappresentano una minoranza. Il giorno di Natale è usanza che i musulmani vengano ospitati nelle case dei cristiani.

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