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Tecnologia

Twitter, nuove regole per bloccare i post che incitano all’odio

Il team Twitter Safety ha pubblicato una lista di nuove regole per tenere sotto controllo i post di incitamento all’odio.

Twitter – Nanopress.it

Il team Twitter Safety ha stabilito nuove regole al fine di tenere sotto controllo i post che incitano all’odio. Le novità in merito sono state annunciate in un post sul blog ufficiale della piattaforma che è stata acquisita da Elon Musk per 44 miliardi di dollari quest’anno. Ecco cosa prevede la nuova policy del social.

Twitter, nuove regole contro i post che incitano all’odio

Il team di Twitter Safety ha svelato le nuove regole che saranno applicate ai tweet che incitano all’odio, al fine di rendere la piattaforma un luogo dove regna la libertà di espressione. Almeno secondo il volere espresso di Elon Musk.

Il gruppo, però, precisa che si vedranno ancora i tweet che contengono insulti, se si segue un account che fa uso di un certo linguaggio. A tali post, però, sarà drasticamente ridotta la visibilità e – accanto ad essi – non ci saranno annunci pubblicitari.

Pertanto, non è contemplata l’opzione di cancellare l’account che fa uso di parole rabbiose e incitanti all’odio razziale o di genere, in quanto non tutte le parole – riconducibili ad insulti – sono utilizzate in “modo odioso”. Un esempio, sono testi, canzoni, frasi estrapolate da diversi contesti.

Il team, inoltre, ha pubblicato anche due grafici nei quali mostra il controllo esercitato da Twitter sulle espressioni in lingua inglese legate alla sfera degli insulti e, secondo le statistiche, pare sia registrata “una costante tendenza al ribasso” per quel che concerne l’uso di termini ed espressioni cariche di odio, da quando Musk ha comprato il social. È proprio così? Per alcuni ricercatori le cose stanno diversamente.

Elon Musk – Nanopress.it

Incitamento all’odio senza precedenti sulla piattaforma di microblogging

L’incitamento all’odio promosso da vari account poi bloccati – un esempio è quello di Kanye West – sono aumentati massicciamente da quando Elon Musk è subentrato nella società, secondo quanto sostengono i ricercatori del Center for Countering Digital Hate, dall’Anti-Defamation League e da altri gruppi che si occupano dello studio di varie piattaforme online.

Prima dell’acquisizione di Twitter, da parte del multimiliardario, gli insulti contro gli afroamericani apparivano sulla piattaforma di microblogging in media 1.282 volte al giorno. Dopo l’acquisizione da parte di Musk, tale soglia è salita vertiginosamente a 3.876 volte al giorno.

Gli insulti contro i gay sono stati postati su Twitter in media 2.506 volte al giorno prima che Musk prendesse acquisisse la società. Successivamente, tale soglia è incrementata a 3.964 volte al giorno.

Anche i post contro gli ebrei sono aumentati di oltre il 61% nelle due settimane successive all’acquisizione da parte del CEO di Tesla.

Daniela Caruso

Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione e in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, da diversi anni lavoro nel mondo digitale. Appassionata di disegno, canto, viaggi e di prodotti di bellezza.

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