In presenza di tumori, un moscerino della frutta potrebbe riuscire a fiutarli. Sembrerebbe impossibile, invece proprio su questo si è concentrata una ricerca della Fondazione Veronesi. Tutto parte dall’assunto, secondo cui, quando è affetto da una determinata malattia, il nostro organismo potrebbe emettere un odore in particolare. Quest’ultimo potrebbe essere recepito dal naso degli animali o dai sensori elettronici, che sono in grado di distinguere i segnali chimici.
Nello specifico, il naso elettronico avrebbe il compito di replicare l’efficacia di quello umano, ma, come hanno chiarito gli stessi esperti, i risultati da questo punto di vista non si possono considerare soddisfacenti. Tuttavia nuove speranze arrivano dalla Drosophila, meglio conosciuta come moscerino della frutta.
Gli studiosi hanno spiegato che negli animali come la Drosophila si possono apportare delle modifiche genetiche, in modo da rendere visibili le risposte dei singoli neuroni olfattivi. In questo modo c’è la possibilità di riuscire ad effettuare una misurazione standard dell’esperimento. In particolare i moscerini della frutta si sono dimostrati capaci di distinguere cinque tumori diversi in coltura cellulare da un’altra sana.
Le cellule tumorali, infatti, si riproducono rapidamente e, a seconda del tipo di malattia, sviluppano dei composti volatili riconoscibili dalla Drosophila. Naturalmente i nasi biologici non potrebbero essere usati come strumenti di diagnosi affidabili, ma sarebbero di supporto al medico, anche perché potrebbero rientrare in uno screening non invasivo, volto ad individuare eventuali anomalie, da accertare poi con i controlli tradizionali.
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