Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha cacciato alcuni turisti che si stavano scattando dei selfie tra le macerie del terremoto. «Non venite ad Amatrice per farvi i selfie sulle macerie, altrimenti mi arrabbio», ha ruggito il primo cittadino di Amatrice, devastata dal sisma il 24 agosto scorso.
Durante le festività di Pasqua, Amatrice si è riempita di sopravvissuti al terremoto, sfollati o cittadini emigrati da anni in città. Tra loro i turisti del macabro, quelli che non mancano mai nei luoghi delle tragedie. Da Avetrana all’Isola del Giglio dov’è affondata la Costa Concordia, loro sono lì a immortalarsi in una foto da condividere subito dopo sui social. I turisti del macabro lo hanno fatto anche ad Amatrice, come se le macerie del terremoto del 24 agosto (a marzo sono state assegnate le prime casette) fossero le rovine archeologiche di una civiltà passata.
Peccato per loro che si siano trovati davanti il sanguigno sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi: «Stamattina ho sorpreso e cacciato via in malo modo delle persone che si stavano fotografando accanto alle macerie – ha detto in collegamento a Tg3 –. Non venite ad Amatrice per farvi i selfie sulle macerie, altrimenti mi incazzo».
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