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Cronaca

Telecamere al confine tra Italia e Slovenia per controllare i migranti

Le foto-trappole sono state consegnate alle forze dell’ordine del Friuli Venezia Giulia e verranno posizionate nei boschi.

Carabiniere in un bosco – Nanopress.it

Sotto osservazione anche la tratta balcanica. La nuova strategia del Friuli Venezia Giulia sarà quella di monitorare tramite foto-trappole la tratta slovena del passaggio dei migranti, per controllare appunto irregolarità e favorire il rimpatrio. L’intervento del presidente Fedriga che parla di lotta ai trafficanti contro le polemiche: “Intercettare i passeur è un contrasto importante a chi tratta carne umana”.

Migranti, telecamere nei boschi del Friuli Venezia Giulia

La soluzione per controllare i migranti della rotta balcanica sono delle telecamere. Delle foto-trappole, nel dettaglio, sistemi di video sorveglianza in grado di rilevare movimenti e scattare video o foto anche di notte, qualora venissero appunti rilevati movimenti grazie a dei Led a infrarossi che sono invisibili a occhio nudo. Inoltre queste fotocamere possono essere spostate con facilità, favorendo l’utilizzo in differenti contesti.

Una decisione, quella della Regione, volta a favorire anche le riammissioni e a contrastare la migrazione al confine tra Italia e Slovenia, con 65 videocamere che verranno consegnate alle autorità del Friuli tra Trieste e Goriza e che verranno posizionate nei boschi. A Triste verranno consegnati 50 dispostivi, come riportato nella giornata di oggi dal giornale Il Piccolo. Con 20 foto-trappole che arriveranno alla Questura di Triste, 10 ai carabinieri al comando provinciale e altre 10 macchine alla Guardia di Finanza. Le rimanenti videocamere verranno invece consegnate alla Polizia locale. Sono 15 invece quelle che toccheranno alla questura di Gorizia.

Il presidente Fedriga contro le polemiche: “Sono rimasto sconvolto”

Per l’utilizzo delle telecamere sono arrivate nelle ultime ore anche diverse polemiche all’amministrazione Friulana. Con la questione migranti tornata in cima alla lista del governo, dopo le recenti tragedie in mare, anche al Nord Italia si è corsi ai ripari con la solita narrazione della lotta ai trafficanti, il traffico degli esseri umani per citare il presidente di regione.

Lo stesso Massimiliano Fedriga si è detto invece soddisfatto della decisione di utilizzare telecamere per fermare l’immigrazione, per controllare i confini. Un’operazione che dovrebbe portare a intercettare “i passeur” continua il presidente del Friuli Venezia Giulia: “E’ un contrasto importante e devo dire molto deciso a chi tratta carne umana e a chi guadagna sul traffico di esseri umani“.

Massimiliano Fedriga – Nanopress.it

Sulle polemiche invece Fedriga si dice sconvolto, aggiungendo che nella lotta ai trafficanti sarebbe inumano e folle non ricorrere alle strumentazioni di cui si è a disposizione.

Antonio Meli

Classe 1993, laureato in comunicazione e lingue, e in giornalismo, tra Siena e Roma. Appassionato di cinema, musica, storia e spettacolo. Mi piace scrivere e criticare.

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