Sospetta+un%26%238217%3Bangina+ma+le+trovano+un+polmone+immerso+nell%26%238217%3Bolio%3A+ecco+perch%C3%A9
nanopressit
/articolo/sospetta-un-angina-ma-le-trovano-un-polmone-immerso-nell-olio-ecco-perche/98128/amp/
Categories: Curiosità

Sospetta un’angina ma le trovano un polmone immerso nell’olio: ecco perché

[didascalia fornitore=”foto”]di The New England Medical Journal[/didascalia]

Per oltre 60 anni ha vissuto con un polmone completamente immerso nell’olio, ma l’ha scoperto solo quando si è sottoposta a una visita specialistica per sospetta angina. L’anziana signora di 86 anni, molti anni prima, si era sottoposta a un trattamento per contrastare la tubercolosi polmonare. In pratica, il liquido impiegato nella tecnica, ossia un olio vegetale, non le è stato mai rimosso, come invece imponeva il protocollo. Fortunatamente per lei non ha mai sviluppato complicanze o infezioni dalla presenza di questo elemento estraneo iniettato nel suo corpo. Ma si è accorta della sua presenza solo dalla radiografia fatta per i controlli alle coronarie.

L’oleotorace era una tecnica molto usata nella prima metà del secolo scorso per trattare la tubercolosi polmonare.

La signora, evidentemente, si era sottoposta alla cosiddetta ‘collassoterapia’.

In cosa consisteva tale tecnica anti tubercolosi? Semplice, tramite una infusione veniva riempita di olio l’intera cavità pleurica, ossia quella porzione di spazio che si trova tra la pleura viscerale e la membrana che avvolge i polmoni.

In genere veniva usato l’olio di oliva, l’olio di fegato di merluzzo oppure anche l’olio di arachidi. In diversi casi si è ricorso anche all’uso di oli sintetici, come l’olio di paraffina.

La prassi dell’oleotorace voleva che, dopo un periodo di massimo due anni, l’olio venisse eliminato dai corpi dei pazienti, aspirato fino all’ultima goccia per impedire possibili infezioni.

Tuttavia in diversi casi i pazienti senza sintomi non si sono mai sottoposti al prelievo dell’olio, come la signora di 86 anni di cui abbiamo raccontato la storia.

Infatti lei si è rivolta ai medici per curare un fastidioso all’altezza del cuore, dolore che poi è stato chiarito essere dovuto al reflusso gastroesofageo.

Gli stessi dottori che poi si sono trovati con la radiografia del polmone della donna, le hanno consigliato, visto l’assenza di sintomi o complicanze, di lasciare le cose come stanno per evitare inutili rischi.

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

Recent Posts

Come risparmiare tempo in casa: scegli l’asciugatrice più adatta a te

Ti sarà certamente capitato almeno una volta nella vita di stare ad aspettare per giorni…

2 mesi ago

Valutazione delle offerte luce e gas: quali fattori considerare?

La liberalizzazione dei mercati di luce e gas in Italia è realtà da circa 25…

3 mesi ago

Le città più sicure al mondo: un’analisi della classifica 2025

Le classifiche relative alle città sono strumenti molto diffusi con i quali si analizzano diversi…

7 mesi ago

Commercio: i settori che si sono sviluppati più rapidamente negli ultimi anni

Negli ultimi anni il commercio ha subito una trasformazione profonda che ha interessato numerosi ambiti…

7 mesi ago

Più autonomia in casa a Roma: la soluzione montascale

Con l’avanzare dell’età, oppure a causa malattie croniche o disabilità di vario tipo, anche semplici…

7 mesi ago

Marzo 2025: la grande boxe torna su Mediaset e parte il progetto “Boxando s’impara”

Il 15 marzo 2025 è una data particolarmente importante per la boxe italiana: infatti l’Allianz…

9 mesi ago