Corre per tutto lo Stivale la protesta del movimento Priorità alla scuola: con lo sciopero della DAD, sostenuto anche dai Cobas e dal Coordinamento Nazionale Precari Scuola, si chiede di riaprire la scuola il 7 aprile.
Il premier Mario Draghi ha dichiarato nei giorni scorsi che l’intenzione è quella di riportare materne, elementari e prime medie sui banchi di scuola il prima possibile, senza però dare certezze sulle date. Quello che invece pretendono insegnanti e studenti è una data certa: la DAD crea troppi disagi.
Oltre alla scuola, oggi sciopereranno anche i trasporti come indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna.
La manifestazione non sarà a distanza, bensì in presenza: nelle principali città scenderanno in piazza i rappresentanti sindacali, insegnanti e studenti. A Roma in piazza Montecitorio, a Milano in piazza XXIV Maggio, a Napoli in piazza Dante e a Firenze in piazza Santissima Annunziata, per un totale di 34 città coinvolte.
Lo sciopero è stato organizzato non solo per porre fine alla DAD, ma anche per chiedere un investimento importante del Recovery Fund nella scuola, per il rilancio di quella pubblica e il suo miglioramento. La spesa pubblica per il comparto scolastico deve essere almeno il 5% del Pil, in media con la spesa europea.
Viene richiesta una miglior organizzazione delle classi per garantire salute e sicurezza di tutti, scendendo a un massimo di 18/20 alunni e il blocco di accorpamenti tra diverse classi: questo permetterebbe agli insegnati una miglior gestione degli alunni. Anche la stabilizzazione e l’immissione in ruolo dei precari con tre anni di anzianità è uno dei punti della protesta.
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