Pok%C3%A9mon+Go%2C+ragazzo+completa+il+gioco%2C+ma+non+per+divertimento
nanopressit
/articolo/pokemon-go-ragazzo-completa-il-gioco-ma-non-per-divertimento/85275/amp/
Categories: Tecnologia

Pokémon Go, ragazzo completa il gioco, ma non per divertimento

Un ragazzo degli Stati Uniti d’America ha completato Pokémon Go, ma non per divertimento. Sembra una contraddizione quella di completare un gioco se non lo si fa per puro divertimento, eppure questo è ciò che è successo a Brooklyn. Pokémon Go, oltre ad essere un videogioco in realtà aumentata molto divertente è anche un esempio di come si possa sfruttare un’idea innovativa e far nascere un nuovo business in grado di far guadagnare milioni agli ideatori.

Nick Johnson è il ragazzo di 28 anni che è riuscito a catturare tutti i 142 Pokémon presenti nell’area in cui vive: all’appello mancano 5 animaletti inediti e 3 disponibili solo in alcune specifiche aree degli Stati Uniti. La cosa impressionante di questa impresa sta nel fatto che il nostro prode allenatore non abbia viaggiato più di tanto per completare la collezione di Pokémon, infatti la sua ricerca è rimasta circoscritta ai confini di New York, tra Manhattan e Brooklyn, nei quali è riuscito a catturare 4600 Pokémon, a far schiudere 300 uova e a camminare per un totale di 150 Km. Nick ha dichiarato di aver camminato per almeno 10 Km al giorno dopo il lavoro, di aver perso circa 8 Kg e di aver speso un centinaio di dollari per il noleggio di auto Uber ( famoso servizio di “passaggi a pagamento” degli USA) per rincorrere un Dratini “troppo vivace”. Il nostro Nick, però, non ha completato il gioco solo per amore dei Pokémon: egli è, secondo la versione anglosassone di Rolling Stones, capo della piattaforma Mobile della società di tecnologia Applico di Manhattan e ha fatto tutto ciò per una sorta di interesse professionale, per capire cosa ci fosse di tanto grande dietro questo gioco e come sfruttare qualcosa di simile in futuro. Nick ha voluto capire cosa scattasse nella mente dei giocatori di Pokémon GO e quali effetti il gioco potesse avere sugli utenti, ma, all’inizio della sua “quest”, ciò che lo attirò di più furono i punti di spawn, la mappatura e l’interazione tra i giocatori così da poter creare qualcosa di suo partendo da queste basi.

Abbiamo sempre proposto notizie che avessero a che fare con il gioco in sé e non abbiamo mai passato un po’ di tempo ad analizzare il lato tecnico del gioco, cosa che, a quanto pare, interessa a persone che vogliono creare un business in questo campo. Cionondimeno, complimenti al nostro allenatore per aver completato il gioco e per aver appreso nozioni importanti per il futuro.

Gianmaria Della Paolera

Gianmaria Della Paolera è stato collaboratore di Nanopress dal 2015 al 2017, occupandosi principalmente di tecnologia, sicurezza informatica, innovazione tecnologica.

Recent Posts

Aborto, manifestazione al Senato in attesa della discussione: “Fuori i ProVita dai consultori”

"Ho abortito, non mi vergogno. Mio il corpo, mia la scelta", si legge su uno…

2 settimane ago

Migranti, ritardo per i centri in Albania: non apriranno prima di novembre

Il ministero della Difesa ha ufficialmente comunicato che i lavori relativi ai centri per migranti…

3 settimane ago

Borseggiatrice pestata brutalmente in metro a Roma: punita perché voleva smettere di rubare

La brutale aggressione è avvenuta all'interno di un treno della metro B di Termini. La…

4 settimane ago

Se possiedi queste 2000 lire comincia a gioire: quanto valgono oggi

La lira - che ormai non circola più in Italia dal 2002 - rappresenta ormai…

1 mese ago

Le 10 città più care d’Italia, forse non ci crederai ma sul podio ci sono proprio loro

In questo periodo di forte crisi economica (e non solo), l'aumento dei prezzi di alimentari,…

1 mese ago

Inchiesta sui Vas: ecco come riconoscere i servizi telefonici che prosciugano il credito

La guardia di finanza ha aperto un'inchiesta sui Vas, ossia i servizi telefonici a pagamento…

2 mesi ago