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Categories: Tecnologia

Password Twitter: perché conviene cambiarla

Perché Twitter ha chiesto di cambiare la password dell’utenza? Non si tratta di un consiglio senza senso, ma della necessità di proteggere adeguatamente il sito dopo che è stata scoperta una falla nel social network dei 140 caratteri. Inoltre, viene suggerito di andare a mettere il lucchetto al proprio profilo con alcuni espedienti come ad esempio una parola chiave complessa e più sicura e un sistema di autenticazione a due fattori.

Forse, la parte più interessante, però, è che Twitter ha risposto a chi affermava che si tratta di un ennesima dimostrazione della decadenza del servizio che “Non era un atto dovuto”. Ha così, giustamente, twittato che “Si deve Mantenere la calma e, tra vedere e non vedere, cambiare password“ ai 336 milioni di utenti iscritti alla piattaforma nella quale è possibile trasmettere messaggi e contenuti multimediali.

Bug in Twitter: cosa è successo

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Tutto è partito dalla scoperta di una falla nella sicurezza di Twitter che ha reso il sito potenzialmente aperto all’intrusione di individui indesiderati come i cybercriminali. Tutto è riferito al cosiddetto hashing ossia la tecnologia dietro il sistema di protezione della password andando a sostituirle con una sequenza casuale di numeri e cifre. Ebbene, questo sistema che maschera si era improvvisamente inceppato e le password pulite venivano mostrate in un log interno. Da qui, la richiesta di andare a modificarle il prima possibile per evitare che – se qualcuno le avesse lette – potesse accedervi sfruttandole.

Perché cambiare la password di Twitter

Ne conviene che bisogna cambiare la password di Twitter e per farlo è necessario andare a creare una parola chiave complessa ad esempio inserendo simboli e numeri dunque prendiamo qualcosa di molto facile da indovinare come proprio “password” e sostiuiamo lettere con numeri simili, aggiungiamo qualche segno e qualche maiuscola per ottenere “P4Ssw_0rd” e già sarà ben più difficile intuirla. Sconsigliamo l’uso del nome del cane o della/del figlia/o. Infine, abilitare l’autenticazione a due fattori dunque sia con cellulare sia con password normale.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

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