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Operaio cotto vivo insieme al tonno: l’azienda ha violato le norme sulla sicurezza

Era il 2012 quando l’operaio 62enne Jose Melena perse la vita in modo orribile: un suo collega aveva riempito il forno di cinque tonnellate di tonno da cucinare, e non si era accorto che invece lui era ancora nell’enorme vasca per le normali operazioni di pulizia e manutenzione. In pratica il povero Jose Melena fu cotto vivo insieme al pesce destinato ad essere inscatolato in uno stabilimento della Bumble Bee Foods di Santa Fe, in California, Stati Uniti. Ora l’azienda e due dirigenti sono stati accusati formalmente di aver violato le norme sulla sicurezza sul lavoro e dovranno affrontare il relativo processo.

Quando un caporeparto si è accorto che Melena non si vedeva più da un po’ di tempo ha iniziato a cercarlo ma nessuno immaginava fosse nel forno. I resti del corpo dell’uomo sono stati ritrovati solo successivamente dagli stessi colleghi, due ore dopo la cottura del pesce, quando finalmente il forno è stato aperto.

Dopo questo tragico episodio il procuratore distrettuale di Los Angeles han presentato denuncia contro l’azienda Bumble Bee Foods e contro due dei suoi dirigenti. Il 27 aprile 2015 la società, il direttore delle operazioni dell’impianto Angel Rodriguez e l’ex responsabile della sicurezza Saul Florez sono stati accusati di aver violato per tre volte le regole dell’Occupational Safety and Health Administration, che hanno causato la morte dell’operaio nel 2012.

Nel racconto degli inquirenti si specifica che l’azienda, ovvero le due persone incaricate di vigilare sulla sicurezza, hanno intenzionalmente violato le regole che richiedono l’attuazione di un piano di sicurezza, con specifiche norme per tutelare i lavoratori che entrano in spazi ristretti, e una procedura per mantenere macchinari o attrezzature spenti se qualcuno sta lavorando su di essi.

Rodriguez, 63 anni, di Riverside, e Florez, 42, di Whittier, rischiano ora fino a tre anni di carcere e multe fino a 250.000 dollari in caso di condanna. L’azienda Bumble Bee Foods rischia una multa massima di 1,5 milioni di dollari, ma ha già impugnato le sanzioni, spiegando che la società ha migliorato il proprio programma di sicurezza dopo la tragedia.

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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