Montecitorio+quanto+mi+costi%3A+al+bar+della+Camera+si+alzano+tutti+i+prezzi
nanopressit
/articolo/montecitorio-quanto-mi-costi-al-bar-della-camera-si-alzano-tutti-i-prezzi/81099/amp/
Categories: Politica

Montecitorio quanto mi costi: al bar della Camera si alzano tutti i prezzi

Da ora in poi i deputati dovranno razionare le loro amatissime mandorle tostate e salate per gli aperitivi alla buvette della Camera. Anche i prezzi non saranno più quelli di una volta: il caffè costerà 90 centesimi (e non 80), i dolci mignon 75 (e non 60) e un aperitivo analcolico o alcolico passerà da 4 a 4,50 euro. Compass Spa, società che ha preso in gestione il bar di Montecitorio, fa sapere Repubblica, ha deciso di correre ai ripari e rimediare al buco delle entrate che si è creato da quando hanno preso l’appalto a settembre. Così, dopo la stretta nei controlli per i politici scrocconi, assenteisti dello scontrino, adesso è la volta del rialzo dei prezzi: tutte strategie per evitare di dover licenziare qualcuno a causa della “bella vita” degli onorevoli.

Il caso dei mancati scontrini è solo l’ultimo dei provvedimenti presi dalla società che ha in gestione la famosa buvette. Quello che si prospettava come un buon affare per la Compass si sta trasformando in una specie di piccolo incubo: tra una settimana lavorativa extra corta, prezzi favorevoli e clienti che non pagano, il rischio è che si debba licenziare i lavoratori pur di rientrare nelle spese. Per la buvette sarebbe una prima assoluta visto che, fino allo scorso settembre, il personale del bar era assunto da Montecitorio.

Così, si è deciso di mettere mano al piano acquisti e rivalutare i prezzi del servizio, a partire da uno dei grandi classici, le mandorle salate che gli onorevoli consumano da decenni insieme agli aperitivi e in quasi ogni ora della giornata. Quelle della buvette vengono acquistate in un bar nei pressi di Montecitorio, con un costo di circa 40 euro al chilo: un po’ troppo come snack da sgranocchiare in grandi quantità.

Meno mandorle salate e acquisti mirati ai soli 3 giorni della settimana in cui si ha il pieno: lunedì i deputati devono rientrare a Roma e in pratica non c’è nessuno, venerdì partono da Roma e di nuovo non c’è nessuno. Di fatto, si lavora dal martedì al giovedì e così anche per gli acquisti si dovrà studiare un nuovo piano, onde evitare di gettare al vento chili di cibo solo perché i deputati lavorano (in pratica) tre giorni alla settimana.

L’aumento dei prezzi non sarà facile da digerire per gli onorevoli, abituati a servizi extra a prezzi stracciati: per i deputati sarà comunque una bel bagno di sana realtà.

Lorena Cacace

Recent Posts

Come risparmiare tempo in casa: scegli l’asciugatrice più adatta a te

Ti sarà certamente capitato almeno una volta nella vita di stare ad aspettare per giorni…

2 mesi ago

Valutazione delle offerte luce e gas: quali fattori considerare?

La liberalizzazione dei mercati di luce e gas in Italia è realtà da circa 25…

3 mesi ago

Le città più sicure al mondo: un’analisi della classifica 2025

Le classifiche relative alle città sono strumenti molto diffusi con i quali si analizzano diversi…

7 mesi ago

Commercio: i settori che si sono sviluppati più rapidamente negli ultimi anni

Negli ultimi anni il commercio ha subito una trasformazione profonda che ha interessato numerosi ambiti…

7 mesi ago

Più autonomia in casa a Roma: la soluzione montascale

Con l’avanzare dell’età, oppure a causa malattie croniche o disabilità di vario tipo, anche semplici…

7 mesi ago

Marzo 2025: la grande boxe torna su Mediaset e parte il progetto “Boxando s’impara”

Il 15 marzo 2025 è una data particolarmente importante per la boxe italiana: infatti l’Allianz…

9 mesi ago