I 400 migranti – in fuga dalla Libia – si troverebbero in zona Sar italiana. La piccola imbarcazione su cui viaggiano starebbe imbarcando acqua.
Le autorità italiane sono state informate dell’accaduto. I migranti attendono un porto sicuro in cui sbarcare.
Alarm Phone ha lanciato l’allarme per la presenza di un barcone con 400 migranti a bordo in pericolo di vita. Gli operatori del centralino di soccorso hanno segnalato la presenza dei migranti, ormai in mare da 4 giorni, a bordo di un barchino che starebbe imbarcando acqua. I migranti si trovano in zona Sar (ricerca e soccorso) italiana.
“Le Autorità sono informate, devono intervenire ora”
dice Mediterranea Saving Humans.
“Certo è che tutto quello che può essere finalizzato a prevenire che ci siano questi viaggi, che a volte si trasformano in viaggi della morte, sarà alla nostra attenzione”
ha spiegato il neo ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha annunciato nei prossimi giorni la convocazione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica per affrontare la questione migranti con le forze di Polizia.
Nel pomeriggio di ieri sono stati rinvenuti quattro corpi al largo di Lampedusa. A scoprire i cadaveri gli uomini della Capitaneria di porto: si tratta di due uomini e due donne. Non è ancora chiaro a quale sbarco appartengano i corpi. Le salme si trovano ora nella camera mortuaria del cimitero di Lampedusa.
Alarm Phone ha segnalato anche la presenza di oltre 1.400 migranti, tra cui numerosi bambini e molte donne, alla deriva nel Canale di Sicilia. I migranti si troverebbero a bordo di due imbarcazioni, partite dalla Libia.
Il Governo di centrodestra appena insediato al Colle sembra avere le idee ben chiare sulla questione sbarchi e migranti. Il neo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nelle scorse ore ha incontrato il collega francese Gerald Darmanin.
Proprio Piantedosi ha annunciato di voler mettere ‘fine alle stragi in mare’. Una questione prioritaria, per il neo eletto, insieme a violenza giovanile e baby gang.
Questa mattina il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili, Matteo Salvini, ha incontrato il comandante generale della Guardia costiera, l’ammiraglio Nicola Carlone ribadendo la posizione netta del governo.
“Torneremo a far rispettare i nostri confini”
ha detto il leader della Lega. Parole che servono a ribadire che, da un lato, la competenza in materia di Guardia costiera resterà nelle sue mani, dall’altro, che le parole esposte in campagna elettorale su sbarchi e attività delle organizzazioni non governative non resteranno parole, ma troveranno concreta applicazione.
Nella notte sono giunti al porto di Lampedusa altri 500 migranti. Nonostante i continui trasferimenti, nella struttura di accoglienza al momento si trovano 1.154 persone a fronte di 350 posti disponibili.
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