Il “Carlo Giuliani Revenge Nuclei” ha affermato di aver organizzato l’attentato a Susanna Schlein, a sostegno di Alfredo Cospito.
Il gruppo ha comunicato nella mattina di oggi, 8 dicembre, di aver incendiato le auto di Susanna Schlein ad Atene lo scorso 2 dicembre. Nel messaggio, il nucleo parla di sostegno “a un anarchico italiano in sciopero della fame da ottobre in carcere”.
Lo scorso 2 dicembre l’auto della diplomatica Susanna Schlein, sorella di Elly, era stata fatta saltare in aria ad Atene. Intorno alle 4 del mattino, diverse esplosioni avevano scosso il quartiere di Papagou. L’attentato, che ha distrutto le auto della consigliera dell’ambasciata italiana in Grecia Susanna Schlein, è stato oggi rivendicato da un gruppo di anarchici.
La sorella dell’esponente del PD che correrà per le primarie tra pochi mesi, non ha fortunatamente riportato alcun danno, che ha però rischiato di trasformarsi in tragedia. Illesa sia la diplomatica che i suoi familiari. Susanna Schlein si era affacciata dopo essere stata svegliata dai boati, vedendo delle persone che stavano tentando di dare fuoco a un’altra auto.
Il gruppo di anarchici greci sui social, con il nome di Carlo Giuliani revenge nuclei ha rivendicato l’attentato. Con il nome dell’attivista italiano morto a Genova nel 2001, gli anarchici hanno voluto esprimere la loro solidarietà ad Alfredo Cospito con un gesto folle rivolto nei confronti della diplomatica in Grecia.
L’attentato era stato subito condannato dalla politica italiana, che aveva dimostrato solidarietà a Schlein. Negli scorsi giorni già la galassia anarchica di Tiene aveva dato vita a dimostrazioni contro l’Italia per il processo a Cospito. Erano stati piazzati anche degli striscioni nei pressi dell’ambasciata.
Lunedì sera durante il processo a Cospito, a Torino, gli anarchici hanno urlato diversi slogan contro Susanna Schlein, prima di essere ovviamente allontanati dall’aula. Per l’anarchico – in carcere per aver gambizzato il dirigente Roberto Adinolfi – è stato inoltre chiesto nuovamente l’ergastolo.
Lo stesso anarchico aveva preso le distanze – secondo quanto riportato dal Corriere di Torino – dicendo di non giudicare le azioni degli altri: “Togliere l’idea per la quale sono a capo di tutte le cose che succedono nel mondo”. E’ stato spesso ripetuto questo concetto da Cospito anche nelle varie udienze, dove l’accusato ha ritenuto di essere perseguitato dai mass-media.
La richiesta dell’ergastolo per lui – per aver posizionato due pacchi bomba nel 2006 nella Scuola per allievi carabinieri di Fossano – aveva scatenato nei giorni scorsi Torino anche disordini, a causa delle proteste da parte anarchici scesi in piazza a manifestare.
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