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Giuseppe Conte, cosa succede ora: tra il (presunto) pentimento per le dimissioni e il no a fare il Ministro

Giuseppe Conte non sarà confermato premier. Se fino a pochi giorni fa l’ipotesi più accreditata era un governo Conte ter, ora invece toccherà a Mario Draghi guidare il paese.

Secondo alcune indiscrezioni del Corriere della Sera, dopo il breve discorso di Mattarella di ieri sera, il presidente del Consiglio dimissionario avrebbe commentato con i suoi la situazione. Immancabile una punta di amarezza. Pare infatti abbia dichiarato “ho sbagliato a dimettermi, se non avessi fatto quel passo forse, ora…” e che abbia anche espresso la sua convinzione che Renzi avesse in mente già da tempo di dar vita alla crisi, con tanto di accordo con il centro-destra, in particolare Salvini e Berlusconi.

Pronta è arrivata la smentita da Palazzo Chigi: “Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo le dimissioni rassegnate al Capo dello Stato, ha ritenuto di non dover assumere alcun ruolo o posizione pubblica in questa delicata fase per il Paese, nel rispetto dell’impegno profuso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente della Camera Roberto Fico“. Si legge sempre nella nota: “Come ricordato nei giorni scorsi, il Presidente del Consiglio non ritiene di dover rilasciare dichiarazioni mantenendo invece il doveroso riserbo sulla evoluzione della crisi di governo“. Si conclude poi con una smentita di quanto riportato dal Corriere: “Si invita quindi, in questo momento di forte criticità per il Paese, a non attribuire al Presidente Conte dichiarazioni e virgolettati che non rispettano il suo pensiero“.

Per Conte, dunque, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito al nuovo assetto politico del paese.

Giuseppe Conte: l’appoggio del Movimento e il no al ruolo di ministro

Dal Movimento 5 Stelle fanno sapere che loro rimarranno fedeli a Giuseppe Conte ma non a Draghi. A dichiararlo è Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che ha aggiunto che il partito manterrà questa linea.

Ma cosa farà ora il premier uscente non si sa. Dopo due anni e mezzo tra non poche difficoltà, prima col governo giallo-verde poi alla guida di un’alleanza M5S-Pd, c’è incertezza. La guida del paese durante la pandemia è stata sicuramente complicata e potrebbe portarlo a decidere di abbandonare la politica.

Secondo Pier Ferdinando Casini, Conte sarà il primo sostenitore di Draghi e magari si candiderà come degli Esteri. All’HuffPost, il politico ha aggiunto anche con un certo sarcasmo: “non c’è dubbio che le cose finiranno così perché non credo che l’Università senta tanto la sua mancanza“.

Ma secondo Adnkronos, fonti attendibili vicine al Movimento, confermano che Giuseppe Conte seguirà la linea dettata da Vito Crimi e confermata da Grillo: nessun sostegno al governo tecnico Draghi, quindi il rifiuto di una carica da ministro in caso di eventuale proposta.

Carlotta Tosoni

"Una cosa bella è una gioia per sempre" diceva John Keats. Provo ad applicare questi versi nella pratica cercando e studiando tutto ciò che è esteticamente e intellettualmente interessante. Infatti arte, bellezza e comunicazione sono sempre stati la mia guida nello studio, nel lavoro e nella vita: ricercare contenuti validi da esprimere in maniera piacevole e da comunicare efficacemente. Solo così si può provare a cambiare le cose. La mia formazione è stata economica e artistica, la scrittura il mio mezzo preferito per raccontare il mondo, le mie passioni la storia dell’arte, il beauty, lo sport. Dal 2020, collaboro con Alanews nella produzione di contenuti per il network Deva Connection.

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