Le elezioni odierne in Brasile vedono alle urne oltre 150 milioni di brasiliani, che dovranno scegliere tra Bolsonaro e Lula. Il favorito è l’ex premier di sinistra ma ciò che preoccupa davvero è la reazione del presidente uscente, nel caso di vittoria di Lula.
Lo scontro politico che si sta consumando in queste e che vedrà decretare il nuovo presidente del Brasile avviene dopo una campagna elettorale davvero rovente. Il Paese sudamericano si appresta a scegliere tra chi rappresenta l’estrema destra e chi invece la sinistra. La popolazione è stata protagonista di un escalation di violenza inedita e preoccupa ciò che accadrà dopo l’esito finale.
Il Brasile sta partecipando in queste ore alla votazione che decreterà alla fine il nuovo presidente brasiliano e la lotta è tra Jair Bolsonaro e Luiz Inacio Lula Dal Silva.
Il paese è attualmente governato da Bolsonaro che rappresenta la destra e più precisamente la sua parte più estrema. In carica dal 2019 si scontrerà con l’ex presidente Lula che, dopo il ritiro nel 2017 per la condanna per corruzione a suo carico, è nuovamente ricandidabile per la legge.
La campagna elettorale ha avuto risvolti violenti e le proteste dapprima pacifiche si sono trasformate in guerriglieurbane, con rivolte tra cittadini con preferenze politiche opposte che hanno portato le opposizioni a scontri armati. i media locali hanno intervistato, in forma anonima, molti cittadini e i risultati emersi hanno delineato un quadro ben preciso.
Il 70% degli intervistati ha dichiarato di aver paura di ritorsioni in strada e di aggressioni a causa del proprio orientamento politico. Situazione che è qualcosa di inedito per il Brasile e per il quale non si era preparati.
Il presidente uscente già dai primi risultati dei sondaggi ufficiali ha dichiarato la possibilità e l’ipotesi di brogli elettorali e falsificazioni. Questo perché è risultato il meno votato con un distacco di almeno 10 punti da Lula.
Il clima che si respira in Brasile per queste elezioni è di tensione e la preoccupazione è incentrata ora sul risultato e sulla, non certa, ma concreta ipotesi che si sviluppi una rivolta generale.
I candidati di queste elezioni tanto attese dai cittadini brasiliani e che che sono in corso, dicevamo, sono l’uscente Bolsonaro e l’oppositore Lula. Si preannuncia uno scontro violento e la popolazione brasiliana e suddivisa in due nette fazioni.
L’attuale presidente ha un’impostazione militare e rappresenta l’estrema destra. Dall’inizio del suo incarico ha sottoposto la democrazia brasiliana a tensione e stress creando un clima di malcontento generale. A suo carico, ci sono accuse di manipolazione dei rappresentanti del governo che ha spesso sostituito non appena si rendeva conto di un minimo contrasto.
L’ex militare è circondato da figure militari scelte appositamente da lui e la sua politica è incentrata al benessere prevalentemente per la fascia ricca dei brasiliani. Ha difatti una politica incentrata ai ricchi e che ha tolto fondi per la tutela dell’ambiente e allo sport.
Lula invece è lo sfidante e il rappresentante della sinistra che ha già avuto modo di guidare il Brasile e proviene da un inizio come sindacalista. La sua avventura al governo è stata però interrotta dall’accusa di corruzione che ha decretato la conclusione del suo mandato.
Successivamente è stato scagionato e i suoi ideali sono dare nuova al popolo e difendere i diritti dei più deboli. Uno sguardo teso alla salvaguardia del pianeta e al preservare la foresta amazzonica. Ha idea di aumentare il budget per lo sport e la salute entrambi emarginati dall’attuale governo.
Visioni differenti che hanno a cuore interessi diversi e obbiettivi completamente opposti. Ora si attende di capire se davvero avrà la meglio Lula e quale sarà la reazione di Bolsonaro.
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