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Salute

Da uno studio sulle scimmie arriva la possibile cura per l’HIV

Grazie ad uno studio eseguito sulle scimmie si è arrivati ad incredibili scoperte che aprono le porte alla speranza di una possibile cura efficace per l’HIV.

Ricercatrice a lavoro – Nanopress.it

Gli esperimenti eseguiti negli ultimi anni sulle scimmie, in questo particolare studio scientifico, hanno dimostrato che l’HIV si può sconfiggere. Gli esemplari curati sono in vita da più di quattro anni, dopo l’esecuzione del trapianto di cellule staminali, e della malattia non c’è più traccia.

Studio sulle scimmie apre le porte alla speranza di una possibile cura per l’HIV

È stato condotto uno studio sulle scimmie che rappresenterebbe una svolta per l’essere umano e soprattutto per la possibilità di avere una cura contro l’HIV.

Lo studio è stato condotto dall’Oregon Health & Science University e mostra come due primati non umani sono stati curati da una forma di HIV simile alla scimmia in seguito al ricevimento di un trapianto di cellule staminali.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Immunity e i ricercatori che hanno preso parte allo studio hanno rivelato che le cure affinché risultino efficaci è necessario che si presentino due circostanze precise che devono coesistere.

Queste due circostanze permettono di documentare come l’HIV viene eliminato dal corpo, dettagli fondamentali che permettono di capire come questa cura sarà poi applicabile all’uomo e al maggior numero di persone possibili.

Jonah Sacha, ricercatore principale in questo studio, ha parlato che cinque esemplari sottoposti a questa terapia hanno dimostrato che l’HIV può essere realmente curato.

Sacha è professore del Centro di Ricerca sulle Primati Nazionali dell’OHSU è anche professore nell’Istituto per la Vaccinazione e la Terapia Genica dell’OHSU.

L’uomo durante le sue dichiarazioni ha chiarito che grazie a questo studio si sta iniziando a comprendere quali sono i meccanismi che devono entrare in atto affinché la cura sia efficace.

La sua speranza è che queste scoperte possano contribuire alla realizzazione di una cura efficace per l’essere umano non escludendo nessuno.

Lo studio prevede che la cura si possa rendere disponibile attraverso l’utilizzo di un’unica iniezione, anziché realizzare un trapianto di cellule staminali su ogni paziente.

Sono diversi i ricercatori che negli anni hanno utilizzato metodi similari per cercare una cura all’HIV, la differenza sta però che per la prima volta gli animali curati dall’HIV sono sopravvissuti a lungo termine.

Oggi tutti gli esemplari curati sono liberi dall’HIV e vivi a seguito di un trapianto avvenuto circa quattro anni fa.

Secondo il ricercatore Sacha la loro sopravvivenza è anche dovuta alle eccezionali cure dei veterinari dell’Oregon National Primate Research Center abbinate al supporto dei due ricercatori dello studio, che sono medici dell’OHSU che da anni si prendono cura di persone che hanno subito trapianti di cellule staminali.

Provetta con sangue per test HIV – Nanopress.it

Maziarz: necessità di collegare diversi studi clinici per trovare cure efficaci

I risultati ottenuti da questo studio, per Maziarz, sono una prova evidente che è necessario collegare i diversi studi clinici sull’uomo con esperimenti preclinici eseguiti sui macachi così da poter rispondere a tante eventuali domande che possano sorgere durante lo studio di una cura.

Maziarz è professore presso la School of Medicine dell’OHSU e direttore medico del programma di trapianto di cellule staminali del sangue e del midollo adulto nonché direttore del programma di terapia cellulare che viene svolto presso l’OHSU Knight Cancer Institute.

Queste scoperte perciò portano a sperare che presto ci sarà anche una cura definitiva all’HIV che permetterà di salvare un numero elevato di persone.

Serena Reale

Classe 1989 di Roma, sono mamma, blogger e creatrice di contenuti digitali. Amo creare contenuti di ogni genere dall'editoria alla grafica. Una delle mie più grandi passioni è quella della scrittura che da sempre mi accompagna ed è da sempre lo strumento principale con cui amo esprimermi. Questa mia passione mi ha permesso nel 2013 di avvicinarmi ai blog e di conoscere il mondo digitale ma anche editoriale. Nel tempo ho collaborato a diversi siti, magazine e blog di ogni tematica. Dal 2022 collaboro con Nanopress, dove mi occupo di scrivere articoli di vario contenuto, toccando diversi temi di volta in volta. Ringrazio la redazione per avermi dato questa opportunità che per me è una sfida tutta nuova.

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