[didascalia fornitore=”Ansa”]Ansa – Costantino della Gherardesca alla presentazione di ‘Boss in incognito'[/didascalia]
Tra le tante voci del mondo dello spettacolo che puntano il dito contro Barbara D’Urso, Costantino della Gherardesca spezza una lancia a favore della conduttrice di Canale 5 e scrive una lettera pubblica in difesa di ‘Santa Barbara’. Per il volto di Pechino Express e The Voice of Italy, infatti, la collega è il bersaglio facile di molti giornalisti televisivi, il vero ‘travet del suo martirio’.
Così, Costantino della Gherardesca si esprime su Barbara D’Urso in una missiva ironica e dissacrante pubblicata su Il Foglio, in cui tesse le lodi della conduttrice pur definendo i personaggi da lei creati e i programmi che conduce una sorta di ‘sottobosco horror’. Ebbene, a differenza di molti che condannano la D’Urso definendola la regina del trash, della Gherardesca ne chiede ‘l’immediata canonizzazione’. Il motivo? E’ presto detto: ‘Santa Barbara possiede una delle caratteristiche che ci si aspetta da una creatura del suo livello spirituale: essere quotidianamente sottoposta a un’impietosa gogna mediatica’.
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Ma il continuo linciaggio cui si sottopone Barbara D’Urso non è il solo motivo che spinge Costantino della Gherardesca a nutrire una certa simpatia nei confronti della collega.
Secondo il conduttore di Rai 2, infatti, la ‘Divina Barbara’ non avrebbe compiuto alcun fatto grave se messa a confronto con molti suoi ‘simili’.
Andando ad indagare sull’operato di altri ‘volti della televisione d’intrattenimento italiana’ che ‘definiscono Barbara troppo trash’ e la usano come ‘capro espiatorio nella vana speranza di nobilitare il livello dei loro mediocri programmi’, della Gherardesca fa notare che nessuno si è mai occupato di trasmissioni impegnate e la loro massima aspirazione ‘è diventare Milena Gabanelli’.
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Insomma, parole dure e velenose quelle del conduttore che difende a spada tratta la D’Urso e individua nei giornalisti televisivi i veri autori del suo martirio.
Sono loro, secondo della Gherardesca, ad aver accostato l’operato di ‘Santa Barbara’ alla parola trash inconsapevoli di quali siano le ‘colonne della cultura trash’ e di come ‘un prodotto trash non può mai essere troppo trash’ perché ‘si è trash solo quando si è totalmente trash. In caso contrario, è solo cattivo gusto’.
Così, il conduttore di Rai 2 assolve la D’Urso da ‘tutti i peccati’ e ritiene che, a dispetto di molti ‘colleghi del mondo dell’informazione’, il solo danno che Barbarella avrebbe potuto commettere è quello di aver tenuto compagnia ‘a qualche signora mentre girava il sugo’.
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