“Siamo in stato di emergenza ma non significa che stiamo vivendo un lockdown o che qualcuno sta abusando dei pieni poteri”. Ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Bruxelles relativamente alla volontà di prorogare lo stato d’emergenza fino al 31 gennaio.
“Chiederemo la proroga dello stato di emergenza. Non lo abbiamo ancora deliberato perché vogliamo un confronto con il Parlamento: la proposta è quella di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio”, ha detto Conte.
Il premier ha poi ribadito che la proroga dello stato d’emergenza serve unicamente a “tenere una serie di poteri e facoltà necessari, tenere in piedi la macchina della Protezione civile, del commissario straordinario Arcuri, dei soggetti attuatori, la struttura temporanea per i malati, reclutare la task force di personale medico”.
Sulla scelta di alcune Regioni di introdurre l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, il presidente del Consiglio ha detto: “Siamo in costante aggiornamento con il ministro della Salute e gli esperti del Cts. Torneremo a confrontarci con le Regioni e deliberemo” se estendere l’obbligo a tutta Italia. “Al momento non abbiamo deliberato nessuna misura in questa direzione”.
Il presidente del Consiglio ha anche annunciato la partenza di una campagna per promuovere e incentivare l’uso dell’app Immuni: “Annuncio che è partita una campagna, a cui hanno aderito tutte le testate giornalistiche, pubbliche e private, per promuovere la diffusione della app Immuni”. Il premier ha definito “obbligo morale” la partecipazione al programma: “I dati restano anonimi, la geolocalizzazione è disattivata”.
“La discussione” oggi al Consiglio europeo “si è concentrata per lo più su un tema che sta a cuore a tutti i leader e le comunità: l’evoluzione della pandemia”. Conte ha parlato di “confronto articolato” e di condivisione di “informazioni e preoccupazioni”. “Siamo ben consapevoli dell’epidemia in corso e del fatto che i numeri segnalano alcune criticità, più o meno diffuse”, ha detto.
Sul Recovery Fund ha detto: “L’Italia non permetterà di alterare o procrastinare l’entrata in vigore del Recovery fund. L’intera comunità europea è in sofferenza, le discussioni tecniche non ritardino l’attuazione”. E ha sottolineato l’importanza di “lavorare perché possa essere attuato in tempi rapidi”.
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