Buoni+pasto%2C+tassazione+ridotta%3A+i+vantaggi+per+i+lavoratori
nanopressit
/articolo/buoni-pasto-tassazione-ridotta-i-vantaggi-per-i-lavoratori/71428/amp/
Categories: Economia

Buoni pasto, tassazione ridotta: i vantaggi per i lavoratori

Prevista per i buoni pasto una tassazione ridotta, che dovrebbe tradursi in un vantaggio per i lavoratori. Il governo, infatti, ha deciso di operare una riforma in questo senso, i cui effetti dovrebbero essere visibili a partire da luglio del prossimo anno: per i buoni pasto elettronici dovrebbe entrare in vigore un’esenzione fiscale e contributiva che da 5,29 euro passerà a 7 euro. L’esenzione fiscale dovrebbe comportare una spesa di circa 470 milioni l’anno, comunque potrebbe essere una strategia importante per rilanciare i consumi.

Così almeno affermano gli esperti, che vedono come una strategia positiva quanto stabilito dal governo. Il settore potrebbe essere dominato da una nuova linfa vitale, dagli effetti economici non indifferenti.

Gli effetti

Secondo uno studio che è stato fatto appositamente sull’argomento, è risultato che un aumento del valore a 7 euro porterebbe l’intero settore a rappresentare lo 0,90% del pil. Se è vero, infatti, che l’erario da un lato spenderebbe di più, dall’altro, proprio con l’aumento dei consumi, potrebbe avere la possibilità di incassare una cifra maggiore. Il corrispettivo sarebbe in totale di circa un centinaio di milioni, un flusso di denaro in più, che di certo non è da sottovalutare.

Il rafforzamento dei consumi legato ai buoni pasto potrebbe essere agevolato dal fatto che questi spesso vengono utilizzati dai lavoratori per pagare soltanto una parte del pasto. Una parte consistente viene spesa anche per fare acquisti nei supermercati e nelle grosse catene di distribuzione. In pratica i lavoratori utilizzano i buoni pasto anche come ticket per comprare. Le grandi catene possono continuare a sperare in questa forma di incasso, anche se per i piccoli negozi il problema rimane.

La difficoltà principale è rappresentata dal fatto che spesso possono passare parecchi mesi tra il pagamento alla cassa e l’incasso del valore del buono. Eppure, proprio perché ci troviamo in un periodo di calo dei consumi, nemmeno i bar e i piccoli commercianti possono perdersi la possibilità di rinunciare ad una fetta di mercato del valore di circa un miliardo l’anno. Un vantaggio che non si può mettere da parte.

Giorgio Rini

Giorgio Rini è stato collaboratore di Nanopress dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di politica, cronaca e spettacoli.

Recent Posts

Aborto, manifestazione al Senato in attesa della discussione: “Fuori i ProVita dai consultori”

"Ho abortito, non mi vergogno. Mio il corpo, mia la scelta", si legge su uno…

1 settimana ago

Migranti, ritardo per i centri in Albania: non apriranno prima di novembre

Il ministero della Difesa ha ufficialmente comunicato che i lavori relativi ai centri per migranti…

2 settimane ago

Borseggiatrice pestata brutalmente in metro a Roma: punita perché voleva smettere di rubare

La brutale aggressione è avvenuta all'interno di un treno della metro B di Termini. La…

4 settimane ago

Se possiedi queste 2000 lire comincia a gioire: quanto valgono oggi

La lira - che ormai non circola più in Italia dal 2002 - rappresenta ormai…

4 settimane ago

Le 10 città più care d’Italia, forse non ci crederai ma sul podio ci sono proprio loro

In questo periodo di forte crisi economica (e non solo), l'aumento dei prezzi di alimentari,…

4 settimane ago

Inchiesta sui Vas: ecco come riconoscere i servizi telefonici che prosciugano il credito

La guardia di finanza ha aperto un'inchiesta sui Vas, ossia i servizi telefonici a pagamento…

2 mesi ago